Il bonus da usare per acquistare abbonamenti a treni, metro e bus non è più disponibile, almeno questo è quanto si legge dal sito del ministero del Lavoro. Per fare domanda bisognerà attendere il prossimo mese.
Il governo Meloni ha dato un taglio decisivo allo stanziamento dei fondi e alla platea degli aventi diritto. Il limite isee è troppo basso per esempio.
Se venisse riportato a 35mila euro, molte famiglie riuscirebbero a rientrare avendo diritto agli aiuti. Basterebbero poche decine di milioni di euro in più per supportare chi ha bisogno.
Entrano sulla pagina dedicata al bonus trasporti, sul sito del Ministero dei Lavoro, si legge “non è più possibile procedere con la richiesta del bonus per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto-legge n. 5 del 14 gennaio 2023”.
Ma non finisce qui perché bella stessa pagina si legge anche che a breve si potrà fare richiesta per poter usufruire dei residui del non utilizzo del bonus ad agosto. La richiesta potrà essere inviata a partire dalle ore 8 del 1° settembre 2023.
Il contributo può essere richiesto per sé stessi oppure per i minori, bisogna accedere alla pagina mediante SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indicare in secondo tempo anche il codice fiscale del beneficiario.
L’incentivo che ricordiamo, è di 60 euro, è stato pensato per lavoratori, pensionati, studenti, con reddito inferiore a 20mila euro. Il bonus per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, viene erogato sotto forma di buono nominativo, è utilizzabile per acquistare un solo abbonamento o mensile o annuale. L’abbonamento può essere regionale, interregionale oppure legato al trasporto ferroviario nazionale. Fino al 4 agosto risultavano essere stati rilasciati 1.875.600 bonus trasporti nonostante il limite isee sia stato abbassato notevolmente.
Si ricorda che il bonus era stato inserito inizialmente nel decreto Aiuti, poi ha fatto parte del decreto Aiuti-bis e Aiuti-ter. Infine è stato mantenuto ma depotenziato nel dl Aiuti-quater, la sforbiciata è stata di 50 milioni. Secondo il Pd, le azioni del governo Meloni sono state ingiuste.
Adesso il bonus andrebbe rifinanziato, il tetto dovrebbe essere riportato a 35mila euro perché con l’aggiunta di qualche euro in più si potrebbero aiutare molte persone in difficoltà e all’economia italiana cambierebbe veramente poco. Non rimane che attendere per scoprire eventuali novità ed aggiornamenti in merito.