Le minacce informatiche possono essere sempre dietro l’angolo: com’è accaduto in Lombardia, dove la Procura di Brescia insieme all’FBI ha indagato. Trovate milioni di credenziali rubate, in un’operazione che vuole contrastare il cybercrime.
La tecnologia, ormai, fa parte del quotidiano di tutti noi ma non sempre siamo attenti a tutte le difese che dovremmo prendere in caso di attacchi hacker.
Il cybercrime è molto presente in Italia e l’ultimo caso reso noto è quello accaduto a Brescia, dove la Procura insieme all’FBI ha guidato un’operazione per scovare milioni di credenziali informatiche rubate. Ecco chi sarebbe il primo sospettato e cosa ha fatto.
Grosso reato informatico in Lombardia: l’FBI accusa un ventiseienne ucraino
Secondo gli ultimi rapporti ufficiali, la Procura di Brescia si è messa a lavoro insieme all’FBI, per scoprire chi è stato a provocare numerosi reati informatici, durante i quali sono state rubate milioni di credenziali informatiche.
Un vero e proprio attacco di cybercrime, ovvero di criminalità informatica, che ha messo in moto le autorità per cercare di fermare questi reati, tramutati in finanziari, visto che le credenziali rubate servivano all’hacker colpevole di rubare soldi dai conti delle vittime.
Gli agenti dell’FBI, come è stato reso noto, hanno identificato più di 50 milioni di credenziali e altre forme di identificazione rubate, come e-mail, conti bancari, numeri di carte di credito etc., nei dati rubati a milioni di vittime di tutto il mondo.
A quanto pare, dalle indagini, spunta fuori un possibile indagato, un ragazzo di 26 anni ucraino, che potrebbe avere un ruolo centrale in tutte queste azioni illegali.
La “caccia” al colpevole è ancora aperta, visto che l’operazione da parte della Procura e dell’FBI è ancora in corso.
Operazioni come queste servono a fermare la criminalità informatica, che purtroppo si continua a diffondere in tutto il mondo, soprattutto in Italia.
Il cybercrime nel nostro Paese: i dati degli ultimi anni
Secondo i rapporti della Polizia Postale, che si occupa appunto di rintracciare possibili reati informatici, dal 2020 al 2021 nel nostro Paese gli arresti per questi crimini sono aumentati del 98%.
Una percentuale altissima, che fa comprendere quanto sia importante cercare di difendersi da questa tipologia di minacce digitali, che fanno parte, appunto, del cybercrime.
Questa è un’attività criminale, diffusa con le nuove tecnologie, effettuata da criminali informatici che utilizzano i sistemi digitali, come hardware e software, per sottrarre credenziali private e che violano la privacy degli utenti.
Secondo, poi, un’analisi fatta dall’Osservatorio Cyber di Crif, insieme alla Micro Trend, l’Italia è al primo posto negli obiettivi degli hacker di tutto il mondo. Principalmente, secondo questa ricerca, agli utenti italiani vengono spesso sottratte le e-mail, il numero di telefono per poi sottrarre alcune quantità di soldi.
Il trend di cybercrime in Italia è in continua crescita, infatti nel 2021 sono stati rilevati più di 1000 episodi criminali digitali.
Ecco perché, oggi come non mai, è importante capire quali sono le difese e le migliori strategie per difendersi da questi attacchi, oltre che tenere sempre presente la presenza delle autorità competenti, alle quali rivolgersi in questi casi.