Avere un buco sui jeans non sempre equivale ad avere un capo alla moda, ci sono buchi artistici e strategici come quelli sulle ginocchia.
Molti altri invece ci mettono in imbarazzo, come quelli dovuti all’usura dovuto allo strofinamento. In questo caso sono da riparare, meglio se la riparazione non si vede.
Moda dei jeans strappati
I jeans strappati erano popolari alla fine degli anni ’80 durante l’era hard rock/heavy metal e negli anni ’90 e 2000 durante l’era grunge.
Anche la cultura punk è nota per essere fan di tessuti con varie imperfezioni.
I pantaloni che mostrano un’usura naturale o manipolata sono spesso indicati come consumati . Negli anni ’70 era in uso, una volta acquistati i jeans renderli “vissuti” in modo artificioso, un sistema era trattarli in zone strategiche con la carta vetrata.
Mentre, per conformarli sul corpo andavano indossati nella vasca da bagno piena d’acqua, il problema era sfilarli. Il buco sui jeans strategico non era ancora contemplato.
Quasi tutti i boomer hanno avuto nella loro vita una marca di jeans preferito, dai Levis agli iconici Wrangler a vita bassa a zampa di elefante. Quando raggiungevano la maturità dello strappo o dell’usura erano degli intoccabili dell’armadio giovanile.
Si indossavano ai concerti rock o nei viaggi on the road, portarli era un’affermazione di libertà molto importante per l’epoca.
Forbice e ago e risolvi in 3 minuti
Le mode cambiano e si alternano in un continuo corsi e ricorsi alla Giambattista Vico, e abbiamo assistito alla mutazione del jeans a tubo, stretti che non usciva il piede, strappati e con le toppe a fiori e all’inguardabile “risvoltino” che mostrava la caviglia di chi li indossava, rigorosamente senza calze.
Ma in nessuna di queste mode il buco sui jeans improprio era accettabile, per cui si trovava l’unica soluzione possibile: portarlo a riparare dalla sarta.
Ma le mode cambiano e ora ci sono soluzioni rapide e per nulla costose per rammendare, in modo invisibile il luogo dello strappo
Per prima cosa si dovrà mettere a rovescio il jeans, poi dopo aver posizionato all’interno del pantalone un asciugamano piegato o, un voluminoso puntaspilli se lo abbiamo possiamo iniziare la riparazione.
Quindi proseguiamo avvicinando i lembi dello strappo per posizionarci al di sopra una striscia di carta adesiva, sulla quale passare la punta di un ferro da stiro caldo.
In questo modo, la striscia che poi leveremo avrà rilasciato un leggero strato di colla che consente di avvicinare naturalmente i lembi di stoffa.
Posizioniamo sulla parte un pezzo di jeans dello stesso colore e tessuto, facendo in modo che la parte interna rimanga sopra e si passa nuovamente il ferro caldo.
Per effetto della colla appena “trasferita” la stoffa aderirà perfettamente, quindi una volta girato il pantalone dal dritto si sceglie il colore che maggiormente si adatta al colore del jeans.
Con ago e filo si inizia a bloccare il jeans alla stoffa rimasta appiccicata, poi passiamo il pantalone con la macchina da cucire eseguendo dei punti a zig-zag, più volte. Infine ritagliamo la parte in eccesso e stiriamo.