Per i pensionati ci sono buone notizie con questi arretrati che arrivano direttamente dall’INPS: non solo per queste categorie.
Ci sono delle ottime notizie per questi pensionati, che potranno ricevere finalemente tutti gli arretrati da parte dell’INPS. Una continua rivoluzione per quanto riguarda le pensioni, oggi più che mai messe sotto la lente di ingrandimento. Nel 2024 dovrebbe arrivare la tanto sperata riforma delle pensioni, ma per ora sono previsti solo importi maggiorati e gli arretrati di compentenza. Come in questo caso, a partire dal mese di aprile e di maggio 2023.
Pensioni e novità per il 2023
Un 2023 che è già iniziato da qualche mese sotto il controllo del Governo Meloni, pronto a cambiare definitivamente lo stato delle pensioni e non solo. Come accennato, la riforma pensionistica è in preparazione e sarà a disposizione nel 2024. Per ora si pensa alla rivalutazione – come da legge vigente – e anche agli arretrati che l’INPS non ha ancora distribuito. L’accento viene messo sui soggetti in pensione che sono ancora in attesa, da gennaio.
Con l’arrivo del Governo Meloni non sono mancati i vari cambiamenti, così come i requisiti per poter uscire dal lavoro. Con la Legge di Bilancio si è potuto già ottenere la Quota 103 e poi sono state confermate due misure già a disposizione come Opzione Donna e Ape Sociale, seppur con non pochi cambiamenti.
Tuttavia, i pensionati hanno ricevuto anche una buona notizia in merito alla loro pensione come da circolare del 3 aprile da parte dell’INPS.
Arretrati pensione per alcune categorie: il comunicato INPS
L’INPS attraverso la sua circolare ha reso noto che tutti i soggetti che percepiscono un assegno al minimo, dovranno attendere il prossimo comunicato per gli importi a disposizione. Tuttavia, l’importo è in aumento e viene accompagnato da tutti gli arretrati che non sono ancora stati percepiti.
Per le quote dal 1° gennaio 2023 e fine dicembre 2024 l’aumento è sicuramente determinano dalla data in attivo per la pensione. Facciamo chiarezza? Per comprendere al meglio come l’INPS possa aumentare la pensione minima, si parte dall’importo di ciascun soggetto con tredicesima compresa.
Da questo calcolo in particolare è bene escludere tutte quelle che sono le prestazioni assistenziali, extra, facoltative o non imponibili sino a quelle che accompagnano la pensione. Un incremento che verrà attribuito anche alle pensioni integrate, ma con importi differenti per le non integrate (sempre al minimo).
Per poter avere un esempio concreto, i soggetti che non hanno ancora compiuto 75 anni percepiscono 563,74 euro. La pensione aumenterà di euro 8,46 trasformando la mensilità in 572,20.
I soggetti che hanno superato i 75 anni potranno ottenere un aumento di 36,08 euro e con la mensilità che arriverà sino a 599,82. Un’ottima notizia anche se gli importi non sono altissimi. Come accennato, la pensione italiana è in continua rivoluzione ma gli importi della pensione avranno finalmente uno scatto da non sottovalutare.