È in arrivo un’importante somma di denaro per una particolare categoria di lavoratori: il bonus è di 365 euro.
L’ultimo periodo è stato davvero complicato per tutte le famiglie italiane, che si sono ritrovate a dover fronteggiare una serie di aumenti. Basti pensare agli incrementi dei costi dell’energia, con molti lavoratori che si sono visti recapitare a casa bollette di luce e gas con cifre astronomiche, ma anche ai rincari dei prezzi dei generi alimentari, fin troppo evidenti a chiunque si sia recato a fare la spesa in un qualsiasi supermercato negli ultimi mesi. Il governo Meloni, così come gli esecutivi precedenti, ha mantenuto una serie di bonus e incentivi che consentono di reggere l’urto di tutti questi aumenti, ma chiaramente c’è da fare ancora molto, specialmente per i nuclei familiari più in difficoltà.
Tuttavia, il mese di luglio sembra portare novità interessanti per i lavoratori e i pensionati. E’ stato finalmente confermato l’aumento delle pensioni minime, anche se in netto ritardo (gli interessati riceveranno gli arretrati, ndr). Ora l’auspicio è che si possa arrivare a una riforma delle pensioni entro fine legislatura, così da portare le pensioni minime a 1.000 euro.
Il mese di luglio porta anche altre novità.
Ci sono il taglio al cuneo fiscale, la Carta risparmio spesa e soprattutto la mensilità dell’Assegno Unico Universale che i beneficiari attendevano con ansia.
Sono tutte misure molto importanti, che consentono ai lavoratori di respirare e di non farsi travolgere dalla portata di questi aumenti che hanno inevitabilmente reso più difficile riuscire ad arrivare alla fine del mese.
La buona notizia è che assieme a questi incentivi è in arrivo un altro beneficio di grande importanza, che andrà a interessare circa un milione di lavoratori. Di cosa si tratta, esattamente?
La misura in questione è l’aumento per i lavoratori del settore scolastico. Non solo i docenti e i dirigenti scolastici, quindi, ma anche tutto il resto del personale che lavora all’interno degli istituti scolastici di ogni parte d’Italia.
Con questo aumento, quindi, i beneficiari potranno usufruire di una somma aggiuntiva sullo stipendio che va da 182 a 365 euro, con tanto di pagamento degli arretrati. Questo aumento non sarà però costante.
Per essere più chiari questo incremento sarà una tantum, come d’altronde stabilito nell’ultima Legge di Bilancio. L’ammontare di questa indennità sarà variabile ma comunque non scenderà mai sotto i 182 euro.
Non si tratta di una novità assoluta, dato che i lavoratori del settore scolastico attendevano questa somma già da gennaio 2023. Tuttavia alcuni problemi burocratici hanno fatto slittare l’erogazione di questa indennità.
Per quanto riguarda gli importi esatti, i dirigenti scolastici dovrebbero intascare 52,22 euro al mese. Ciò vuol dire che per queste prime sette mensilità del 2023, luglio compreso, i dirigenti scolastici otterranno 365,54 euro.
Per i docenti di scuola superiore di secondo grado con anzianità compresa tra i 10 e i 20 anni l’aumento è di 34,60 euro al mese, per un totale finora di 242,20 euro in più.
Andrà meglio ai docenti di scuola superiore di secondo grado con una carriera che va dai 28 ai 34 anni. Per loro, infatti, l’aumento sarà di 42,30 euro al mese, pertanto possono mettere in tasca un totale di 296,10 euro in queste prime sette mensilità del 2023.