Buone notizie per i lavoratori a partire dal 2023, in busta paga potranno avere 228 euro in più, ma spetta solo ad alcune categorie. Vediamo di seguito quali sono le categorie a cui spetta questo aumento in busta paga e perché!
E’ in arrivo un ulteriore bonus sulla busta paga del mese di gennaio 2023. Si tratta di un incremento non eccessivo ma sempre comodo per i dipendenti, che andrà ad ingrossare un po’ l’importo della busta paga. Stiamo parlando della doppia retribuzione che riceveranno i lavoratori che non si fermano nella giornata di Capodanno.
Poiché questa cade di domenica, la legge prevede che il dipendente ha diritto ad una retribuzione ulteriore, pari all’indennità giornaliera. Oltre a questi aumenti, però, ci sono anche quelli che vengono attribuiti grazie al taglio del cuneo fiscale, come per esempio le 228 euro che verranno assegnate ad una categoria di lavoratori a partire da gennaio 2023. Vediamo di cosa si tratta!
In cosa consiste il doppio bonus di gennaio 2023
Il lavoratore, in pratica, ha diritto ad ottenere una retribuzione in più oltre a quella che riceve normalmente, visto che non può godere della festività.
A stabilire le percentuali per calcolare a quanto corrisponde la retribuzione sono i contratti collettivi di riferimento. Di solito, lavoratori e impiegati che hanno una paga mensile hanno una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione complessiva.
In questo caso, poiché Capodanno cade di domenica, i lavoratori potranno beneficiare di un piccolo aumento che non guasta, anzi è ben gradito.
Aumento dello stipendio per il taglio del cuneo fiscale
A far aumentare lo stipendio dei lavoratori è stato il taglio del cuneo fiscale e dal 1° gennaio del 2023 verranno accreditati gli aumenti come previsto dalla legge di bilancio.
Nella manovra è stato specificato che per viene infatti esplicitato che per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 è previsto un esonero sui contributi previdenziali da versare. Le categorie a cui è consentito l’esonero sono quelle riguardanti la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti che sono a carico del lavoratore.
A queste categorie viene riconosciuto un esonero di 2 punti percentuali, a condizione che i redditi non superino i 35mila euro lordi all’anno, tredicesima compresa. Inoltre, vengono anche aumentati di un punto percentuale ulteriore, a patto che la paga mensile non sia superiore a 1.923 euro, e anche in questo caso, tredicesima compresa.
Tutto questo è stato possibile grazie al taglio del cuneo fiscale confermato dal governo Meloni e messo già in atto dal governo Draghi. Proprio nel governo precedente, infatti, era stata varata la misura del taglio di due punti per i redditi fino a 35mila euro e quella che ha tagliato le tasse a coloro che hanno un imponibile fino a 25mila euro.
Se non cambierà nulla rispetto alle buste paga del 2022 per i redditi compresi tra 25 e 35 mila euro, chi guadagna fino a 25mila euro all’anno potrà beneficiare di un piccolo aumento sulla busta paga a cominciare da gennaio 2023.
A chi spetta l’aumento di 228 euro nel 2023
Gli incrementi sono più sostanziosi rispetto al 2021, anno in cui le buste paga aumentate grazie anche al taglio del 2% varato da Draghi e già in vigore. Nonostante l’incremento sia stato modesto, si tratta comunque di soldi che vanno ad aumentare gli importi delle buste paga dei dipendenti.
Per quanto riguarda l’aumento di 228 euro in busta paga, spetterà nel 2023 a coloro che hanno redditi fino a 20mila euro, che si ritroverà 33 euro in più rispetto alla busta paga del 2021, somma attribuita grazie al taglio di 11 euro.
Se anche tu fai parte di questa categoria di lavoratori, quindi con questo reddito, anche tu potrai avere in busta paga 228 euro, che non sono tanti, ma non sono neanche pochi!