E’ in arrivo uno strepitoso bonus in busta paga di ben 3960 euro, una somma notevole, che permetterà a tanti di risolvere svariati problemi. Ma a chi spetta questo bonus? Scopriamo quali sono le categorie che ne beneficeranno!
Ricevere più soldi sullo stipendio sarebbe cosa molto gradita per i lavoratori e la notizia del bonus di 3960 euro, che si può ricevere in busta paga, è davvero allettante.
In cosa consiste questo bonus e a quali categorie spetta? Per capire in cosa consiste questo bonus bisogna prima di tutto sapere che il nuovo governo Meloni ha introdotto un sistema pensionistico provvisorio denominato Quota 103, che è stato inserito nella legge di bilancio presentata lo scorso fine novembre.
Si tratta di una novità molto importante, che verrà messa in atto fino a quando il governo non avrà elaborato una riforma previdenziale globale. Scopriamo nel dettaglio cosa prevede la Quota 103, come funziona e a quali categorie spetta il bonus di 3960 euro!
La proposta della Quota 103 avanzata dal nuovo governo Meloni è una delle novità più importanti contenute nel disegno di Legge di Bilancio 2023 approvato dal Consiglio dei Ministri. In pratica, questa riforma del sistema pensionistico prevede che possono andare in pensione 2023 coloro che hanno:
Come è noto, fino al 31 dicembre 2022 è in vigore la Quota 102, che prevede di andare in con 38 anni di contributi e 64 anni d’età. Con la Quota 103, invece, occorrono più anni di contributi e meno anni di età. Il regime attuale è stato quindi prorogato, ma con delle correzioni.
Nel disegno della Legge di Bilancio 2023 è inoltre sottolineato come si possono cumulare i contributi per coloro che sono iscritti a più gestioni previdenziali e non prendono ancora la pensione.
Non possono però essere cumulati i periodi maturati presso le casse professionali private come stabilito dal D.lgs. 103/1996 o privatizzate, come specificato nel D.lgs. 509/1994.
Uno degli aspetti da tenere in considerazione riguardo la Quota 103, e che il presidente del consiglio ha sottolineato, è il massimo che si può ottenere fino a quando i requisiti non saranno maturati. Infatti, coloro che scelgono questo sistema pensionistico e attendono di raggiungere i requisiti necessari, non percepiranno una pensione oltre cinque volte l’importo minimo.
Il che vuol dire che, scegliendo di andare prima in pensione, il trattamento che si riceverà dai 62 ai 67 anni non sarà più elevato di un certo standard. Ovviamente, una volta che i contributi saranno maturati, saranno essi a stabilire l’importo della pensione.
E’ comunque certo che la pensione spettante sarà pari a quella maturata una volta raggiunti i requisiti, mentre per chi non vuole uscire con anticipo dal lavoro è previsto un bonus.
Il governo Meloni ha anche previsto, per coloro che hanno i requisiti per la Quota 103 ma non vogliono ancora lasciare il lavoro, un bonus che varia a seconda della fascia del reddito da lavoro dipendente in cui si rientra.
Si tratta di un aumento di stipendio ottenuto grazie all’esonero contributivo del 10%, che consente di incrementarlo della stessa percentuale.
Ad esempio, chi ha un reddito di 12.000 euro otterrà un bonus/premio di 3960 euro, che al netto diventano 2.938 euro all’anno e al mese ben 226 euro. L’importo del bonus aumenta in base ai redditi lavorativi, e può arrivare a 16.500 euro lordi per chi ha un reddito di 50.000 euro, che al netto diventano 8.943 all’anno.
Si tratta, come abbiamo visto, di cifre importanti, che daranno un grosso aiuto ai dipendenti, considerato il periodo di crisi che stiamo vivendo un po’ tutti!