Capo Ultras condannato per aver inneggiato a Mussolini con uno striscione in mano insieme ad altri manifestanti, a Milano, in un luogo rappresentativo importante della città.
Stiamo parlando del capo degli irriducibili della curva della Lazio. In questi giorni è stato condannato ad un anno, per avere organizzato, partecipato e guidato una manifestazione fascista.
Lui è Claudio Corbolotti, ha 56 anni, alla vigilia del 25 Aprile, esattamente il 24 aprile del 2019 con altri Ultras laziali si è recato a Piazzale Loreto a Milano e lì ha esposto uno striscione con su scritto Onore a Benito Mussolini.
Tutti insieme tenendo il telo in mano avevano urlato più volte ‘presente’ ricordando indubbiamente Mussolini. Il “Presente” è stato accompagnato anche da saluti romani al centro della piazza. Tutto questo poco prima dell’incontro Inter – Lazio. I fatti di cui stiamo parlando sono gravissimi.
Il giudice della seconda sezione penale Clivio, ha emesso la sentenza: Corbolotti è stato mandato a processo diretto dopo le indagini condotte dal PM Leonardo Leschi e la Digos. L’uomo è stato condannato considerando quanto dice l’articolo 2 della legge Mancino.
Agli imputati è stato contestato proprio l’articolo sulle manifestazioni fasciste. La Digos durante le indagini ha infatti analizzato le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona per capire cosa fosse successo e come si sono svolti i fatti.
Le forze dell’ordine hanno così identificato il capo Ultrà. Proprio lui era davanti agli altri componenti del gruppo e li incitava a urlare presente con tanto di saluti romani vicino a piazzale Loreto. Tutto questo sempre tenendo in mano lo striscione contestato. La manifestazione è stata organizzata esclusivamente per onorare la memoria di Mussolini.