Carabiniere barricato in caserma: trovato morto il comandante della stazione di Asso

Sembra essere giunta una notizia che riguarda il luogotenente Doriano Furceri. Una notizia questa che non vi avremmo mai voluto dare.

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Purtroppo è arrivata la notizia che è morto. Stiamo parlando del comandante della stazione dei carabinieri di Asso, Doriano Furceri. Ma cosa è successo? Chi è che ha commesso un simile gesto?

Carabinieri asseragliato in caserma

Ieri pomeriggio Doriano Furceri purtroppo è stato trovato in fin di vita.

L’uomo era in servizio nella stazione dei carabinieri di Asso da febbraio scorso, poiché era stato trasferito da poco. Prima infatti si trovava a Bellano, in provincia di Lecco e successivamente era stato spostato in provincia di Como.

Qualcuno ieri però l’ha sparato: ma chi? Nella stazione dei carabinieri di cui l’uomo era comandante, è rimasto chiuso per l’intera nottata, il brigadiere Antonio Milia. Lo stesso nel pomeriggio della giornata di ieri si è chiuso proprio lì, dopo averlo ucciso con una pistola.

Ma come mai l’uomo è arrivato a fare tale gesto? Di questo se ne stanno occupando gli investigatori che dopo i vari controlli fatti e quelli che ancora stanno facendo, stanno cercando di capire cosa si nasconda dietro questo folle gesto.

Di certo per ora si sa che il brigadiere, padre di tre figli, in passato era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia. Successivamente ha dato le dimissioni e ha passato la convalescenza a casa e per diversi mesi, dal momento che aveva problemi psicologici. Da pochi giorni però era rientrato in servizio poiché ritenuto idoneo e allo stato attuale era in ferie.

Ma com’è stato fermato e arrestato?

La dinamica dei fatti: un’irruzione e un ferito

A tal proposito è stata organizzata un’irruzione fatta, appunto, in caserma: durante tale irruzione un carabiniere del Gis ha riportato delle ferite anche se non gravi, per fortuna. L’indagato ha colpito lo stesso al ginocchio sempre sparandogli.

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Questo è successo poco prima che Antonio Milia fosse arrestato e quindi prima che fosse fermato, grazie anche alla presenza di un cane delle unità cinofile.

Il militare è stato visto uscire dalla caserma zoppicando. Ma in caserma non c’era nessuno? In caserma vi erano anche altre persone. Fortunatamente gli ostaggi che in quel momento erano li non hanno subito nulla e sono rimasti completamente illesi.

Pensate che una donna carabiniere ha passato tutta la notte in caserma, chiusa e insieme a lei anche famiglie di altri militari. Ma a loro, alla fine, è andata bene. Lo stesso non si può dire del comandante che invece ha perso la vita e ora al Brigadiere non resta che pagare per quello che ha fatto.

Le accuse e il cordoglio di Fontana

La procura di Como lo accusa infatti non solo dell’omicidio di un superiore ma anche del tentato omicidio dell’altro militare che è stato ferito, anche se lievemente.

Su tutto quello che è successo l’uomo sarà presto interrogato. Si riuscirà a capire meglio cosa lo abbia portato a compiere questo gesto? Sicuramente bisognerà fare chiarezza su vari aspetti, tra cui proprio il trasferimento del comandante che in passato è stato anche vittima di scritte in anonimo proprio sui muri di Bellano.

È solo una coincidenza? A tutto questo cercheranno di dare una risposta gli investigatori.

Intanto sull’accaduto si è espresso anche Fontana, il presidente della Lombardia che ha voluto mostrare la sua amarezza per quello che è successo e ha voluto dare ai cari del defunto il suo cordoglio per dimostrare la sua vicinanza e quella di tutti i lombardi.

 

 

 

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