Carcere Beccaria, brucia un materasso in cella, tre agenti intossicati

A seguito dell’accensione di un materasso in cella al Beccaria si è verificata un’intossicazione per tre agenti. E’ successo dopo mezzanotte, fondamentale è stato l’intervento dei vigili del fuoco.

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A distanza di poco tempo dall’accadimento avvenuto il giorno di Natale al Beccaria, con l’evasione di ben 7 detenuti, il carcere minorile milanese torna nuovamente in primo piano. Questo per l’accensione del materasso che ha portato a un vero e proprio incendio.

Cosa è accaduto di nuovo nel carcere Beccaria

In una cella dell’Istituto minorile Beccaria nella città milanese, dopo ciò che era accaduto il mese scorso con l’evasione di quei detenuti che poi sono stati tutti presi, ora si è verificato un pericoloso incendio causato per la precisione da un materasso.

Un accadimento che ha portato come conseguenza all’intossicazione di tre agenti della Polizia penitenziaria che lavorano all’interno del carcere Beccaria.

Certamente quest’ultimo con tale episodio, è tornato nuovamente alla ribalta dei notiziari, a distanza di un lasso di tempo alquanto breve dal precedente avvenimento che lo ha riguardato e che abbiamo sottolineato poc’anzi.

Tra l’altro quest’incendio provocato mediante l’accensione di un materasso è stato la causa dell’intossicazione di questi tre agenti trasportati immediatamente in ospedale.

Fortunatamente le condizioni di questi poliziotti feriti non risultano gravi. Ma basandosi sul racconto dei vigili del fuoco che si sono recati sul posto per spegnere l’incendio, gli agenti oltre all’evidente intossicazione, avevano anche delle visibili contusioni.

È importante ribadire che nello stesso carcere in poco tempo si sono verificati due casi singolari che si sono trasformati in notizie messe in primo piano dai vari notiziari.

Questo non solo per via della particolarità di ciò che è accaduto in entrambi i casi, ma anche poiché sono successi tutti e due nello stesso carcere di minori.

In più un mese dopo l’altro, dunque pure a distanza breve uno dall’altro.

Ora si sta cercando di fare luce su quest’ulteriore episodio, si sta provando a definirlo per chiarire  tutti i suoi aspetti.

Così da poter avere, quindi, un quadro molto preciso e chiaro su tutto ciò che è accaduto internamente alle mura del carcere minorile di Milano.

Altre informazioni sull’incendio avvenuto al Beccaria

Come abbiamo detto, attualmente si sta cercando di svolgere la ricostruzione di ogni particolare concernente quello che si è verificato per via di tale incendio.

Fino a ora si sa che l’incendio partito proprio da questo materasso è iniziato di notte e, esattamente, poco dopo la mezzanotte.

Dopo aver dato l’allarme, i vigili si sono presentati all’istituto minorile con quattro mezzi e muniti di un’autoscala, per poter così intervenire nel modo più repentino ed efficace possibile.

Vigili del fuoco
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In questo modo sono riusciti a fermare le fiamme con tempistiche piuttosto contenute.

Oltre i tre agenti intossicati, non ci sono feriti aggiuntivi a causa del rogo.

Pertanto ora bisogna solo attendere gli sviluppi delle indagini in corso, correlate a quest’incendio. Sperando che al più presto gli inquirenti riescano a capire come si siano svolti effettivamente i fatti e, principalmente, a individuare l’identità di chi ha causato il principio del rogo. Provocando l’intossicazione dei tre poliziotti presenti sul posto.

Dunque dopo ciò che era accaduto il 25 dicembre del 2022, coi 7 detenuti evasi, ora il Beccaria è di nuovo sui titoli dei giornali e dei tg, per via di un nuovo episodio increscioso avvenuto al suo interno e di cui si sta ancora ricostruendo la dinamica.

Quello che era successo prima: l’evasione

Come detto solo un mese prima nello stesso carcere si era verificata un ‘evasione che si concluse con quattro agenti in ospedale di 25, 26, 27 e 34 anni, senza però essere in condizioni gravi.

Il fatto è successo proprio il giorno di Natale : sette detenuti riuscirono a evadere, anche se poi alcuni sono rientrati spontaneamente nei giorni seguenti.

Altri invece non avevano alcuna intenzione di ritornare a scontare la loro pena nell’istituto minorile Beccaria, ma sono stati comunque catturati dalle forze dell’ordine in un secondo momento e riportati in cella.

Controlli
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Questo fatto  durante il periodo natalizio è stato seguito da tante famiglie italiane attraverso gli aggiornamenti, riportati in tv e sui giornali man mano che si verificavano.

Ricordiamo che tutti e sette ragazzi erano stati carcerati per reati come rapine e furti.

Sicuramente non è la prima volta che in questo carcere si verifica un’evasione o delle ribellioni di questo tipo, ma quella di Dicembre è stata  sicuramente l’evasione che ha contato più evasi.

Le parole di Salvini e Sala

A tal proposito si è espresso anche Matteo Salvini , poichè lo stesso allora ha avanzato il desiderio di incontrare il direttore del carcere per cercare di comprendere cosa si  potesse fare per renderlo più sicuro e lontano da questi eventi che non dovrebbero sicuramente accadere.

Alcune lamentele furono avanzate anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che appunto lamentò il fatto che tale carcere in passato fosse un modello da seguire e invece oggi se ne sente parlare solo in negativo e non ha sicuramente tutti i torti, visto quello che è successo a causa dell’incendio.

 

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