Nel mondo dei dispositivi elettronici, il caricabatterie universale potrebbe essere una realtà che in molti hanno richiesto.
La sostenibilità dei dispositivi elettronici è in fase di cambiamento anche nel mercato dell’UE, vediamo le date previste a che questo avvenga.
In futuro, a partire dal 2024, avremo un unico caricabatterie per tutti i dispositivi, per cui il consumatore non sarà costretto a sostituirlo con frequenze ridotte o ad averne più di uno a causa del tipo di dispositivo.
Per le aziende del campo sarà una rivoluzione, infatti è previsto per dispositivi mobili sul mercato UE recenti, l’obbligo di una porta di ricarica USB-C.
Con la legge in vigore, vengono date alle aziende 2 anni, affinché ci sia il tempo di conformarsi alle direttive entro il 28 dicembre 2024.
Tali disposizioni consentiranno nell’arco di due anni di disporre di un unico caricabatterie per i dispositivi elettronici: telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere.
A questo punto gli utenti avranno facoltà di acquistare un dispositivo con o senza caricatore, in seguito e precisamente nel 2026 questo potrà essere esteso anche ai caricabatterie dei computer portatili.
L’Unione Europea con la decisione passata nel Parlamento UE con solo 13 voti contrari si sta adoperando affinché si riducano sempre più i rifiuti elettronici, operando in tal senso delle scelte più sostenibili.
Inoltre viene data al consumatore la libertà di non dover cambiare il caricatore vecchio con uno nuovo, considerata la presenza di tutti i dispositivi elettronici già presenti in casa per i tablet o per i telefoni cellulari, ma anche per le console per videogiochi portatili o i laptop ricaricabili ecc.
L’UE ha assicurato il rispetto della stessa rapidità di caricamento dei dispositivi con la stessa modalità di ricarica
In tal senso, gli utenti potranno ricaricare le apparecchiature con qualunque caricabatterie compatibile.
Questo servirà anche a eliminare il cosiddetto “lock-in tecnologico“, che costringe i consumatori ad affidarsi a un certo tipo di dispositivo.
Andando verso la transizione ecologica si potranno realizzare delle etichette in cui indicate le caratteristiche di ricarica. Questo renderà comprensibile immediatamente all’utente se il proprio caricabatterie è compatibile o meno.
I tecnici dell’UE stimano che questa decisione farà risparmiare fino a 250 milioni di euro all’anno sull’acquisto di caricabatterie non necessari.
I caricabatterie dismessi e inservibili sono equivalenti a circa 11.000 tonnellate all’anno di rifiuti di apparecchiature elettroniche nell’UE.
Secondo quanto comunicato dal relatore del Parlamento Alex Agius Saliba si è atteso anche più di un decennio perché queste nuove regole consentissero di abbandonare il passato che ci vedeva sommersi da una quantità di innumerevoli caricabatterie.
Una condizione che lasciava i consumatori a combattere con uno stato di frustrazione di fronte all’impossibilità di cambiare le cose.