Il consigliere Carlo Monguzzi vittima di molte minacce da diversi mesi a questa parte per avere salvato il Meazza dall’abbattimento.
In seguito alla decisione della Soprintendenza di non abbattere il Meazza imponendo il “vincolo culturale semplice”, il consigliere Carlo Monguzzi, instancabile sostenitore di tale scelta, è finito nel mirino di alcuni esagitati. Le minacce vanno avanti da qualche mese.
Sui suoi account social sono apparsi messaggi piuttosto forti che attentano alla sua vita. Nonostante tutto il capogruppo dei Verdi, ha esultato alla notizia del non abbattimento sottolinenando che, in questo modo si eviterà
“l’emissione di 210mila tonnellate di Co2 per il suo abbattimento e salveremo 45mila mq di verde dal cemento, perché il nuovo stadio non verrà costruito”.
Monguzzi va per la sua strada nonostante le minacce
Monguzzi non si lascia intimidire e continua a sostenere il suo pensiero. Le minacce che gli vengono rivolte non sono cosa da poco:
“Ti deve venire un cancro”, “Sei la zavorra di questa città“, “Devono buttarti nelle colate di cemento”, “Guardati le spalle quando giri per Milano…”
Monguzzi ha tenuto a ringraziare una funzionaria dello stato che ha avuto il coraggio di non sottomettersi e ha scelto di far applicare la legge. Del resto, il Meazza ha una lunga storia alle sue spalle. Ha ospitato squadre storiche e partite indimenticabili, senza contare gli artisti che hanno presentato brani unici.
Il desiderio del capogruppo dei verdi, adesso, è quello che il Comune milanese riesca a convincere le due squadre rivali a ristrutturare il Meazza, il quale è stato scelto come sede per disputare la finale di Coppa dei Campioni del 2026.
E se va bene per una finale così prestigiosa, dovrebbe andare bene anche per le partite di campionato. Gli ambientalisti, insieme a Monguzzi, continueranno a contrastare in tutti i modi il continuo consumo di suolo pubblico, non solo nel centro di Milano, ma anche nelle zone limitrofe di Rozzano e San Donato.
Dopo la decisione, le due squadre milanesi hanno spostato l’attenzione ad altri comuni, ben disposti ad ospitare il nuovo stadio. L’Inter, molto probabilmente, costruirà a Rozzano, mentre il Milan si dovrebbe spostare a San Donato. Decisioni che, ad alcuni esponenti di Palazzo Marino, non sono piaciute.
Richiesa di aiuto al governo
Filippo Barberis, capogruppo del Pd, tiene a sottolineare che la decisione non è partita dalla giunta comunale. Un sottosegretario del governo ha “invocato il vincolo” sullo stadio di San Siro. E’ il momento che l’opposizione si faccia sentire, lasciando da parte polemiche inutili.
Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia ha deciso di raccogliere le firme perchè, entro lunedì 7 agosto, venga convocato un consiglio comunale straordinario per “formalizzare la richiesta di aiuto al governo“. Un tentativo, forse l’ultimo, per cambiare le cose.