Carlotta Rossignoli: ecco come è finita la storia della dottoressa che si è laureata in tempi record all’Università San Raffaele, destando critiche e polemiche.
La sua laurea record ha destato critiche e polemiche tra gli utenti della rete e i suoi colleghi dell’università. Parliamo di Carlotta Rossignoli che ha catalizzato l’attenzione dei social per aver conseguito il titolo accademico in tempi brevi rispetto ai colleghi, i quali hanno parlato di favoritismi. Ecco come si è conclusa la vicenda.
Si è laureata, in tempi record, in Medicina presso l’Università San Raffaele, provocando critiche e polemiche nel popolo della rete, nonché fra i colleghi di corso. Parliamo di Carlotta Rossignoli, 23 anni, che ha attirato l’ira dei social, tanto da dover chiudere il suo profilo Instagram.
Alcuni compagni avevano espresso scetticismo e dubbi in merito alla fulminea conclusione del suo percorso di studi, che aveva portato a termine, tra attività social e lavoro in una TV locale.
In molti, infatti, hanno sostenuto che la possibilità di conseguire il titolo accademico in anticipo non è stata garantita a tutti gli studenti. Inoltre, si era parlato anche di esami sostenuti a porte chiuse. Dopo le feroci critiche e gli attacchi sui social, l’Ateneo ha preso posizione, garantendo che la ragazza si era laureata in regola, durante la prima sessione del sesto anno.
Dopo il polverone social che si è innalzato, intorno alla vicenda della giovane laureanda, la storia della stessa ha avuto una conclusione, dopo giorni di chiacchiericcio e critiche.
Roberto Burioni è intervenuto nella faccenda e ha chiuso, una volta per tutte, il caso. Il virologo, che insegna al San Raffaele, ha spiegato che il percorso di studio della Rossignoli è regolare e che questo passaggio è stato constatato anche dagli studenti del corso di studi di medicina che, con lei, hanno sostenuto diversi esami previsti dal programma di studi.
In tal senso, dunque, Burioni smentisce le voci secondo le quali la studentessa avrebbe sostenuto esami a portte chiuse. Inoltre, sottolinea che la Rossignoli sosterrà l’esame di specializzazione a luglio, senza ottenere dalla laurea anticipata, alcun vantaggio.
Poi, il virologo punta l’attenzione su altre lauree conseguite in anticipo che, però, non hanno destato tutta questa attenzione mediatica e social e invita tutti a chiedersi il perché di tale atteggiamento.