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Caro affitti a Milano, più case popolari e un aiuto per genitori under 35

Il problema caro affitti a Milano è in procinto di essere risolto. Ci saranno più case popolari e concreti aiuti ai genitori under 35.

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In risposta al problema dei prezzi elevati degli affitti, Milano si sta attivando per affrontare il problema che ha portato gli studenti a dormire in tenda fuori dal Politecnico, insieme a diverse altre città italiane, come mezzo di protesta.

Sulla base dei risultati dell’Housing Forum tenutosi a marzo, il Department of Housing ha formulato una nuova strategia abitativa che è stata sancita dalla giunta.

La premessa principale del piano è incentrata nell’affrontare il problema dei prezzi degli affitti esorbitanti a livello metropolitano, piuttosto che concentrarsi solo sul livello cittadino.

Questo perché nei comuni della provincia è disponibile un inventario più ampio di alloggi a prezzi accessibili.

La collaborazione con università, aziende e il sistema sanitario potrebbe potenzialmente svolgere un ruolo fondamentale in questo sforzo.

Caro affitti, i contratti vanno rivisti

Nell’ambito della loro strategia, i milanesi hanno in programma di rivedere i contratti di affitto adeguando le tariffe, considerando anche agevolazioni fiscali potenzialmente applicabili all’affitto delle singole stanze.

Si pensa di incentivare gli affitti a lungo termine per studenti e lavoratori riducendo gli affitti a breve termine per i turisti, ed è allo studio la proposta di analoga legge ad hoc fatta a Venezia.

Protesta contro il caro affitti-imilanesi.nanopress.it

Il progetto è di ampliare la quantità di alloggi sociali da 22.000 a 25.000 entro il 2030, e di trasferire la gestione a una nuova organizzazione denominata Società casa.

L’obiettivo del progetto è quello di affittare a lavoratori a canone agevolato appartamenti sfitti di edilizia popolare, a condizione che questi intraprendano i necessari lavori di ristrutturazione.

Nelle prossime settimane, il Comune di Milano prevede di introdurre un aiuto per i genitori sotto i 35 anni che vivono in immobili in affitto con un figlio nato o adottato nel 2023.

Probabile bonus triennale

L’aiuto arriverà sotto forma di bonus triennale, per un totale di 9.000 euro e una media di 250 euro al mese. L’aiuto dovrebbe dare un contributo significativo alla natalità italiana, come affermato da Palazzo Marino.

La disponibilità di contratti di affitto agevolato per studenti nelle grandi città è limitata.  Secondo il rapporto immobiliare dell’Abi-Agenzia delle Entrate, Torino e Firenze hanno una prevalenza di queste locazioni nel 2022 maggiore rispetto alle altre città.

A Roma, nel corso dell’anno, sono stati affittati complessivamente oltre 5.600 immobili. L’Abi-Agenzia delle Entrate sottolinea che il numero di immobili iscritti a questa tipologia di contratto a Milano e Napoli è relativamente basso, mentre a Bologna – nonostante un’ampia popolazione studentesca – ci sono solo circa 350 contratti relativi a questa tipologia.

Secondo l’Abi-Agenzia delle Entrate, ben il 93% degli alloggi per studenti disponibili in affitto si trova in comuni residenziali ad alta densità abitativa.

Tale concentrazione ammonta a oltre 44.000 unità, pari a solo lo 0,3% circa dello stock potenzialmente affittabile.

Il canone complessivo annuo di queste unità supera i 300 milioni di euro, con un canone medio annuo per unità di superficie superiore a 81 euro al metro quadro.

Il canone medio unitario più alto registrato si registra nel capoluogo, raggiungendo i 140 euro al metro quadro.

Published by
Giusy Pirosa