La questione caro affitti tiene banco. Il governo ha deciso di ritirare l’emendamento da 600 milioni per gli alloggi destinati agli studenti universitari.
Il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano (Fi), ha confermato all’agenzia Ansa che il governo ritirerà l’emendamento che stava bloccando 660 milioni per gli alloggi indirizzati agli studenti.
Tale emendamento è stato presentato al dl della PA, ma ora si è deciso che verrà ritirato.
Un’ulteriore modifica del decreto è stata proposta dal governo
È stata annunciata l’intenzione di sottoporre l’emendamento ad un altro decreto. Questo decreto, che contiene norme per INPS, INAIL, enti lirici e altro, sarà esaminato dalle Commissioni dei deputati Affari costituzionali e Bilancio a partire da questa settimana.
La decisione in tal senso è stata presa per scongiurare il rischio di inammissibilità per questioni estranee.
L’appello degli studenti contro il caro affitti
Mentre le proteste studentesche persistono, l’organizzazione “Cambiare Rotta” è intervenuta avviando la creazione di liste studentesche per l’assegnazione gratuita di alloggi nelle città universitarie.
L’annuncio è stato dato durante una manifestazione davanti al palazzo presidenziale della Regione Puglia, dove è stata montata una tenda.
L’associazione ha continuato spiegando che mentre il governo sta ritardando nella speranza che le sue richieste svaniscano, continuerà a mobilitarsi affinché le soluzioni strutturali alla crisi degli alloggi diventino prioritarie nell’agenda politica del paese.
L’associazione ha inoltre affermato che l’assenza di alloggi pubblici per studenti e il mercato degli affitti non regolamentato, aggravato dall’abolizione del canone equo, non solo sono indicativi della crescente natura di esclusione del sistema universitario per la classe operaia, ma ostacolano anche la capacità dei giovani, studenti e non studenti per costruirsi un futuro.
Ricordiamo che tutto è partito da Ilaria Lamera, che si era stabilita in tenda all’interno del Politecnico di Milano perché non riusciva a trovare un alloggio che non costasse una fortuna.
Adesso, la studentessa è riuscita a trovare una casa a Milano. Nonostante ciò, continua a dare pieno sostegno a tutte le persone che stanno protestando per il caro affitti.