Nel pomeriggio di oggi, il sindaco di Milano Beppe Sala incontrerà i rettori delle università per parlare della situazione in emergenza degli studenti che devono pagare delle cifre improponibili per piccoli monolocali o stanze singolo in affitto. Si parlerà quindi del caro affitti.
Gli studenti si mobilitano contro il caro affitti, perché i costi di una stanza o di una casa di piccolissime dimensioni, sono arrivati alle stelle e non tutti sono in grado di sostenerli.
Le iniziative di sciopero coinvolgeranno Padova, Milano, Pavia, Perugia, Venezia, Bologna, Roma e Firenze. Mentre a Torino e Cagliari le tende sono già state smontate nei giorni scorsi e a Trento arriveranno venerdì.
Si tratta di tende piazzate davanti al Ministero per l’università e la ricerca, con lo scopo di risolvere il problema del caro affitti e di spingere il governo o chi può a prendere delle decisioni in merito. La protesta degli studenti è stata avviata settimane fa perché bisogna trovare delle soluzioni alla crisi abitativa nel Milanese che piano piano sta mettendo sempre più in difficoltà gli studenti.
Molti di loro sono costretti a rinunciare a frequentare le lezioni non avendo possibilità economica per pagare gli affitti che hanno raggiunto piano piano delle cifre assurde. La soluzione proposta inizialmente è stata uno sconto del 15% che non basta affatto, anzi è davvero troppo poco. Per quanto riguarda i 400 milioni di euro messi a disposizione delle risorse del pnrr secondo la ministra Bernini sono troppo pichi e tra l’altro sono ancora congelati.
Il Next Generation Eu deve guardare verso le nuove generazioni per crescere, ma per poterlo fare bisogna come prima cosa consultare i giovani e gli studenti che sanno davvero quali sono i problemi da risolvere per andare avanti. Per il momento a Milano le tende dei ragazzi si trovano di fronte al Politecnico. A Pavia in Piazza Da Vinci, a Padova di fronte al Palazzo del Bo, a Roma di fronte alla Sapienza, mentre a Firenze alla biblioteca di lettere, in piazza Brunelleschi.
Infine a Venezia arriveranno nei prossimi giorni al Polo Didattico di San Basilio, a Bologna saranno montate alle ore 15:00 in via Zamboni 36 invece a Perugia a partire dalle ore 16 in piazza Italia.
Bernini intanto rivendica un miliardo di euro che potrebbe essere utilizzato per aggiungere più posti letto. Con i fondi del pnrr sono stati aggiunti 7500 posti che per adesso non bastano per affrontare l’emergenza degli universitari. Per questo motivo è arrivata la richiesta dei sindaci di mettere a disposizione dei comuni gli immobili dismessi che possono tornare utili per ospitare gli studenti del capoluogo Lombardo.
L’intervento del governo in realtà è ciò che tutti si aspettano, perché il problema non è soltanto a Milano. Milano viene considerata la punta dell’iceberg, ma sotto c’è molto di più. Si sta lavorando per costruire degli studentati nuovi, combattendo il fenomeno Airbnb, ma il lavoro è ancora tanto e la strada è in salita. Per cui il Governo deve mobilitarsi in fretta.