Caro benzina, esultano milioni di automobilisti: sembra che in molti potranno di nuovo tornare a sperare e proprio per questi motivi. Tutto quello che c’è da sapere sul caro benzina lo trovate qui di seguito.
Un evento negativo di questo nuovo anno è stata quella dell’aumento del prezzo della benzina. A fine 2022, infatti, la benzina ha raggiunto dei prezzi piuttosto elevati e che mai aveva raggiunto in passato. Questo evento ha scosso molti italiani che si sono ritrovati a dover fare i conti prima di utilizzare automobili e moto. Oggi c’è una nuova novità che fa sperare molti di noi. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.
Caro benzina, esultano milioni di automobilisti: informazioni introduttive
Come accennato poco fa sembra che ci siano delle importanti novità se si parla del carburante e di quello che ruota attorno a questo. Andiamo per gradi, dunque, per affrontare questo argomento, facendo però prima un passo indietro.
A fine 2022 e per buona parte di questi mesi del 2023, il prezzo della benzina e dei vari carburanti è aumentato notevolmente lasciando molti italiani in uno stato di ansia e paura. Insomma leggendo queste righe, tanti di voi staranno ricordando tutto questo.
Come può essere altrimenti: la benzina ormai è una di quelle cose di cui non si può proprio fare a meno, se ci pensiamo.
La benzina, infatti, è necessaria per poter utilizzare i vari mezzi di trasporto che spesso vengono utilizzati per andare al lavoro o anche per vivere in modo tranquillo le proprie giornate; col suo aumento, quindi, molti hanno avvertito difficoltà nell’utilizzo di moto e automobili.
Un momento molto buio è stato quello di Pasqua in cui i prezzi del carburante sono nuovamente aumentati. Questo inevitabilmente ha determinato un momento di sconcerto e di indignazione per chi vede e per chi ha visto aumentare il costo dei beni necessari per la propria vita senza poter fare nulla.
Oggi, però, si vive un momento molto più tranquillo e stabile dei prezzi che quindi fa ben sperare molti italiani. A cosa si sta assistendo? Scopriamolo insieme qui di seguito.
Caro benzina, esultano milioni di automobilisti: prezzo del carburante, quali sono le novità?
Il periodo di Pasqua ha visto un nuovo aumento dei prezzi del carburante che, infatti, ha toccato quasi i 2 euro al litro.
Questa tendenza è cominciata a fine del 2022 anche se ci sono stati momenti di veri e propri picchi negli aumenti ma anche momenti di calo. Quello che sicuramento abbiamo vissuto, però, è stato un aumento generale dei prezzi rispetto al passato.
Negli ultimi giorni, nello specifico durante il ponte del Primo Maggio, la situazione sembra essere cambiata ed essere in parte migliorata. Questi dati sono stati confermati anche dalla Staffetta Quotidiana che infatti riporta un ribasso del prezzo del carburante; il primo a ribassarlo è stato Eni che infatti ha ridotto il prezzo del gasolio di 2 centesimi al litro.
Ad Eni sono seguiti anche altre aziende ossia IP e Q8 che hanno diminuito il prezzo del diesel di due centesimi al litro mentre il prezzo della benzina è diminuito di un centesimo a litro.
La stessa operazione è stata eseguita anche da Tamoil che infatti ha ridotto il prezzo della benzina di ben due centesimi.
Sicuramente questa tendenza fa ben sperare anche per gli italiani. I dati infatti sono molto rassicuranti soprattutto se si osservano le medie nazionali e anche i prezzi del carburante in modalità self service. Al momento il prezzo medio della benzina al self service è stato diminuito di ben due centesimi al litro rispetto al periodo precedente tanto da raggiungere 1,78 euro/litro. Allo stesso modo anche il gasolio è stato ridotto notevolmente fino ad arrivare, al momento attuale, a 1,73 euro/litro.
Tutti questi dati, se confrontati al primo periodo del 2023 e anche agli anni precedenti, mostrano un netto calo e quindi fanno ben sperare.
Cosa succede in Italia: informazioni precise
Tutti i dati che abbiamo letto e osservato finora ci fanno ben sperare perché ci portano a pensare che anche in Italia ci saranno delle notevoli riduzioni sul prezzo finale del carburante così come avviene nel resto dell’Europa. Al momento, infatti, le quotazioni del petrolio hanno subito una notevole riduzione a livello europeo e quindi ciò dovrebbe determinare un notevole ribasso dei prezzi.
La situazione che si ha in Italia, però, non è così rosea come potremmo pensare ed immaginare. Quello che infatti accade nel nostro Paese è che il prezzo finale del carburante aumenti per via delle imposte indirette che si applicano al carburante stesso. Nello specifico facciamo riferimento alle accise e anche all’IVA.
A questo punto possiamo chiederci: come tale imposte gravano sul prezzo?
Nello specifico sappiamo che le accise sono proprio le imposte che vengono applicate in Italia quando il carburante viene acquistato da parte delle compagnie petrolifere. Tali accise causano buona parte dell’aumento del prezzo del carburante, si parla di circa la metà del prezzo finale.
Allo stesso modo anche l’IVA incide sul prezzo finale che il consumatore deve pagare. Nel nostro Paese l’IVA che viene applicata sul carburante è di circa 0,73 euro/litro; tale cifra non è così bassa se pensiamo che siamo il secondo Paese europeo ad averlo così alto. Al primo posto, infatti, si posiziona l’Olanda che ha un’IVA di circa 0,82 euro/litro.
Ovviamente si tratta di una quota necessaria da dover pagare ma che comunque determina un aumento sensibile del carburante al momento dell’acquisto. Ecco perché, seppur ci sia una notevole riduzione del costo del carburante, si fatica ancora a vederne i risultati nel nostro Paese in quanto i prezzi finali sono proprio determinati anche da altre imposte ossia IVA e accise.
Sulla base di quanto detto dunque sicuramente in Europa c’è stato una riduzione del prezzo del carburante, ma sembra che la stessa cosa ancora non stia accadendo al nostro paese italiano a causa del fatto che i prezzi finali sembrano essere influenzati da imposte come l’IVA.
Ma continuiamo a sperare che anche qui qualcosa presto possa cambiare!