Sapevi che c’è un bonus da 8500 euro destinato a risolvere il problema del caro bollette? Scopriamo come funziona questo bonus e chi può presentare domanda.
Il bonus da 8.500 euro è una misura varata dal governo per risparmiare sulle bollette. Si tratta di un contributo economico molto sostanzioso che darà un enorme aiuto alle famiglie che hanno subito le conseguenze dei rincari.
Il periodo, come tutti sappiamo, è stato davvero molto complicato per tante famiglie, soprattutto per quelle meno abbienti, che hanno risentito delle conseguenze dei rincari energetici.
Per venire incontro alle famiglie, il governo ha dunque deciso di mettere in atto una misura molto particolare, che permetterà a chi ha i requisiti di installare a costo zero delle fonti di energia rinnovabile. Scopriamo come funziona il bonus da 8500 euro e chi può ottenerlo durante il 2023.
In cosa consiste il bonus da 8500 euro
Ad introdurre il bonus da 8500 euro è stato Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel 2020, ma è stato riproposto nel 2023 per dare un aiuto alle famiglie che vogliono risparmiare notevolmente sui costi della bolletta energetica.
Il bonus fino a 8.500 euro permette di produrre l’energia necessaria per la propria casa in autonomia e di non dipendere completamente dalla rete. Questo vuol dire che, oltre che far risparmiare un bel mucchio di soldi, permette di tutelare l’ambiente visto che aiuta a diminuire le emissioni nocive.
Infatti, grazie al bonus, è possibile installare a costo zero i pannelli solari. A finanziare per intero il contributo è la Regione, che finanzia anche i sistemi di accumulo, ideali per trarre guadagno quando viene prodotta energia più di quella necessaria.
Chi può richiedere il bonus fino a 8500 euro
Il bonus fino a 8500 euro può essere richiesto se si è in possesso di alcuni specifici requisiti, che a volte variano da regione a regione. In genere sono però i seguenti:
- Limite di Isee massimo 20mila euro
- Avere la residenza anagrafica nella Regione in cui si fa domanda del bonus
Le famiglie che hanno un Isee basso, quindi, possono richiedere il reddito energetico. Tuttavia, in alcune regioni vi sono delle eccezioni. Per esempio, nella Regione Lazio il limite entro il quale è possibile richiedere il bonus è di 35.000 euro.
Le famiglie che fanno domanda del bonus stipulano una convenzione con il GSE, che stabilisce con l’energia prodotta dai sistemi di accumulo uno scambio di servizi. I guadagni possono anche essere consistenti se si produce maggiore energia di quella che serve alla casa per svolgere tutte le attività.
Come richiedere il bonus e quanto spetta
Il bonus è richiedibile tramite la piattaforma web della regione, a cui si può accedere solamente inserendo lo SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, è possibile accedere alla piattaforma inserendo un indirizzo di posta elettronica ordinario.
Con il reddito energetico le famiglie possono richiedere un bonus fino a 8.500 euro, da utilizzare per installare nelle loro abitazioni fonti di energia rinnovabili come pannelli solari e sistemi di accumulo relativi.
Il bonus viene erogato in base alla tipologia di interventi che si desidera effettuare e non si può concedere in concomitanza di incentivi erogati dallo stato.
La legge stabilisce che i proprietari che richiedono il bonus devono avere l’abitazione in regola. Il bonus viene erogato sia a coloro che hanno una casa singola sia a coloro che abitano in condominio. A questi ultimi spettano bonus fino a 8.500 euro.
Coloro che ottengono il bonus, possono installare pannelli solari di potenza minimo di 1,8 kw, che producono energia almeno pari a 1.200 kwh, ma anche impianti solari termici, impianti microeolici, sistemi energetici di accumulo.
Come abbiamo visto, il bonus è un’ottima occasione per risparmiare sulla bolletta energetica, considerati i rialzi dell’energia elettrica e del gas, che stanno davvero mettendo tutti in ginocchio.