Li usiamo tutti i giorni quando andiamo al supermercato, sono i carrelli della spesa. Li riempiamo, li spingiamo fino alla macchina, e a volte viene da chiedersi ma chi li ha inventati così?
Un po’ curiosi di sapere perché al carrello hanno messo le grate? Ebbene in questo articolo parliamo un po’ di loro.
Carrelli della spesa: una antica invenzione
Non c’è supermercato che non ne sia dotato, più o meno sono fatti tutti alla stessa maniera. Per utilizzarli occorre procurarsi la moneta giusta, ma sempre di piccolo conio, altrimenti non si sganciano dalla fila.
La moneta non è comparsa subito, è subentrata nel 1991, quando si è pensato potesse funzionare come deterrente al furto dello stesso. Peccato però che un carrello siffatto, può arrivare a costare sopra i 150 €uro!
Ovviamente portarlo via equivale a compiere un furto, si tratta decisamente di appropriazione indebita…Resta il fatto che la monetina è del tutto inutile in tal senso, tranne che nel creare fastidio in chi non si ritrova i 5 o 20 centesimi nel portamonete.
Tanti si sono procurati il dischetto di plastica da utilizzare al bisogno, per non dover girare a vuoto alla ricerca del cambio moneta, che per inciso nessun supermercato ha!
Di fatto quando Sylvan Nathan Goldman nel 1936 inventò i carrelli per la spesa, non aveva alcuna idea che avrebbe rivoluzionato il modo di fare acquisti in un supermercato.
Ognuno di noi ha un rapporto intimo e personale con i carrelli della spesa. C’è anche chi li prova prima di entrare, per capire se le ruote girano senza intoppi, improvvisando un breve accenno di slalom tra ostacoli immaginari.
Non c’è nulla di peggio di un carrello che non scivola a dovere, o forse si. Quello che su strada tira tutto da un lato, portandoci ad un passo dalla carrozzeria di un auto in sosta. E niente assicurazione.
A cosa servono le grate?
Una volta centrato il carrello giusto, con le sue belle ruote multidirezionali, siamo pronti ad avventurarci nei corridoi tra gli scaffali, con questa creazione in acciaio che con il tempo è diventato sempre più grande.
Anche in questo caso la risposta del marketing è stata pilotata verso un aumento dell’acquisto: grande carrello grande spesa. Ma la scelta della grata, e non di un contenitore “chiuso” è dettato dall’esigenza di mostrare ben visibile al nostro arrivo alla cassa, che tutto è stato riposto sul ripiano per la lettura del codice a barre. Che non si sta occultando nulla.
Il carrello fatto con le grate inoltre è più facile che non trattenga acqua piovana, è molto facile che, lunghe fila di carrelli impilati sostino in giornate di pioggia, negli spazi adiacenti al supermercato.
Per quanti molti di loro siano dotati di pensiline per la protezione (molti restano al di fuori di questa protezione) fatti in questo modo non subiscono i danni delle intemperie.
Questo li rende praticamente indistruttibili o quasi, e visto il costo di ognuno di loro, un carrello in acciaio per il supermercato è un investimento da salvaguardare. Senza contare la facilità delle loro pulizia.