Arrivano importanti novità che hanno a che fare con il bonus da 500 euro pensato soltanto per gli insegnanti d’Italia. Inizialmente erano girate voci sulla possibilità di estendere la lista dei beneficiari, ma nulla era certo.
Adesso è stata data la conferma secondo la quale il bonus in effetti sarà erogato anche ai supplenti con contratti annuali e a chi ha ottenuto una sentenza di riconoscimento per gli anni pre-ruolo.
Grazie a questa decisione, la platea dei beneficiari andrà ad estendersi fino a toccare quota 67.497 docenti. Al numero si aggiungeranno altri 16.470 docenti di religione per un totale quindi di 793.351 unità.
La spesa totale per il nostro Governo sarà di 10,9 milioni di euro per quanto riguarda il 2023, per il provvedimento quindi ci toccherà spendere almeno 42 milioni di euro. Alla platea sono stati aggiunti anche i docenti che vantano una sentenza favorevole di riconoscimento degli anni pre-ruolo. Questi potranno presto ricevere i bonus per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024. Sono compresi anche i supplenti che hanno firmato contratti fino al 30 giugno che dopo aver firmato il ricorso hanno visto riconosciute le annualità perse e quindi adesso riceveranno importanti somme.
Coloro che hanno diritto a ricevere il beneficio sono chiamati a trasmettere una copia della sentenza al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per quanto riguarda il TFA sostegno, ovvero il corso di specializzazione all’insegnamento che consente di ricevere l’abilitazione per l’insegnamento di sostegno in tutte le scuole d’infanzia, le scuole primarie e le secondarie ci sono delle novità importanti. Coloro che sono interessati, possono iscriversi all’ottavo ciclo di specializzazione mediante la Carta del Docente.
Il bonus che ha a che fare con l’anno scolastico 2021/22 va speso tutto quanto entro il 31 agosto 2023. La scadenza ovviamente rimane quella e resta valida per gli insegnanti che andranno in pensione a partire dal primo settembre.
Si ricorda comunque che la Carta del docente può essere usata soltanto per l’acquisto di libri e testi, sia cartacei che in formato digitale. Poi per tutto ciò che torna utile per l’aggiornamento professionale, per i corsi di formazione e di aggiornamento, per gli hardware e per i software. E poi ancora per l’iscrizione ai corsi di laurea, post laurea per prendere parte come pubblico alle rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’accesso ai musei e alle mostre o ancora agli eventi culturali e agli spettacoli.