Incendio nella casa di riposo dei Coniugi, a Milano, divampato nella notte tra il 6 e il 7 luglio. Morte 6 persone e oltre 80 feriti. Avviso di garanzia per la direttrice della struttura
Sotto la lente delle indagini: la casa di riposo dei Coniugi incendiata in via dei Cinquecento a Milano. La direttrice Claudia Zerletti è indagata per omicidio colposo plurimo e incendio. Le autorità hanno emesso il primo avviso di garanzia nei confronti della donna. Si prevede che altre persone saranno coinvolte nelle indagini.
Un testimone chiave: l’addetto al controllo anticendio che prestava servizio quella notte si è aperto al Corriere della Sera. Ha rivelato che i sistemi di rilevamento anti-fumo erano fuori servizio da un anno e mezzo, lasciando solo una guardia a fare la ronda per individuare potenziali incendi. Tuttavia, secondo il testimone, una sola persona non era sufficiente per sorvegliare due strutture.
Gravi carenze nell’organizzazione: l’addetto antincendio ha sollevato anche questioni riguardanti l’organizzazione del servizio. Ha dichiarato che era impossibile per una sola persona controllare entrambe le strutture e avrebbe voluto segnalare questa mancanza di personale, ma era al suo secondo giorno di servizio. Ha preferito temporeggiare prima di sollevare la questione per paura di perdere il lavoro.
Limitazioni del compito di vigilanza: il compito dell’addetto alla vigilanza non era spegnere gli incendi, ma segnalare la presenza di fumo. Non gli era consentito entrare nelle stanze, ma solo controllare le aree comuni come le scale e i pianerottoli. Purtroppo, l’incendio è scoppiato proprio in una delle stanze, la numero 605 al primo piano, e si è diffuso rapidamente. Si è poi scoperto che l’incendio è stato causato da una sigaretta fumata da una delle vittime.
Una situazione fuori controllo: il vigilante ha raccontato di aver ricevuto una chiamata da una delle vittime che segnalava la presenza di fuoco. Insieme alla portinaia, si è diretto verso la fonte del fumo ma la situazione era già oltre ogni controllo. La portinaia ha allertato il numero di emergenza, ma l’incendio si era già diffuso ampiamente, causando la morte di sei anziani.
Questa tragedia mette in luce gravi mancanze nell’organizzazione e nella sicurezza della casa di riposo. Ora spetta alle autorità approfondire le indagini e determinare le responsabilità per questa terribile perdita di vite umane.