Casco sui monopattini e nuovo esame di guida: le proposte di Bignami

In arrivo nuove regole per mettere in sicurezza chi ha deciso di utilizzare monopattini elettrici per i propri spostamenti

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Monopattino-Imilanesi.it

Si è tenuto ieri a Milano il #FORUMAutoMotive, nato per permettere alle parti in causa un dibattito costruttivo. Da una parte, infatti, il settore della produzione che deve far valere le proprie scelte, dall’altro le istituzioni che parlano e promettono, ma nel pratico sono poco presenti.

Le idee presentate sono state tante, ma il fulcro dei vari dibattiti è quello per cui i produttori e gli appassionati continueranno a portare avanti innovazione e lavoro affinchè la mobilità a motore torni ad essere al centro di un sistema produttivo che ha fatto la storia di questo paese. E che diventi, anche, un nuovo punto di partenza per lo sviluppo economico e, di conseguenza, occupazionale.

Presente al Forum anche il viceministro che ha preferito sottolineare l’importanza della sicurezza. Ridurre gli incidenti, in particolare, tra i giovanissimi è fondamentale e sarà la priorità su cui lavorare. I dati, purtroppo, parlano chiaro e a sfavore dell’uso dei monopattini nei ragazzi. Più di un migliaio di vittime solo nel capoluogo lombardo.

Le proposte del viceministro Bignami

Bignami, viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha sostenuto, durante il suo intervento, che lo Stato non può rimanere con le mani in mano e guardare giovani che continuano a perdere la vita sulle strade. Ha portato all’attenzione dei presenti alcune proposte che saranno appoggiate dal Governo.

Come già è per i motocicli, anche per i monopattini potrebbe essere previsto il conseguimento della patente, anche in sharing. E’ anche probabile che si aumenteranno le ore di guida, che da 10 saranno portate a 12, tenendo anche conto che la media europea è di ben 20 ore. E ci sarà, probabilmente, anche l’inserimento di test sul pericolo percepito.

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Cadco-Imilanesi.it

Sembra che, sempre secondo il viceministro, molti giovani non abbiano idea del pericolo in cui si incorre se non si rispettano i semafori rossi. Così come non conoscere bene le fondamentali regole della circolazione. Anche passare da una macchina con cambio elettrico ad una con il cambio manuale non sembra una cosa scontata.

Altra regola che, sembra, entrerà come obbligatoria, è l’uso del casco. Dovranno indossarlo anche coloro che utilizzano il monopattino in sharing. In questo caso, chi mette a disposizione i monopattini, dovrà necessariamente procurare anche il casco e i relativi dispositivi di sicurezza per la protezione personale.

Nel frattempo continua il dialogo tra Governo e imprese, ma il viceministro sulla questione sicurezza rimane irremovibile, anche se consapevole delle difficoltà. La priorità rimane quella di salvare vite e scongiurare qualsiasi tipo di infortunio. Un argomento molto sentito da parte del viceministro per una vicenda personale che lo ha toccato da molto vicino.

La principale causa di incidenti nei giovani

Gli osservatori nazionali sulla sicurezza stradale istituiti in Toscana e, prima, in Emilia Romagna, sono fondamentali per comprendere le cause che stanno all’origine degli incidenti. Tra i giovani una delle più frequenti è l’utilizzo degli smartphone durante la guida. In questo modo abbassano la soglia dell’attenzione rendendosi più esposti al pericolo di un incidente.

Altra ipotesi al vaglio del Governo è l’introduzione di una scatola nera sui veicoli. Secondo il viceministro le difficoltà ci sono, ma possono essere superate. La sua intenzione è, comunque, quella di rimanere fermo su queste scelte. E chiude spiegando il motivo di tale fermezza:

“Ho vissuto la perdita di una persona cara in giovane età per un incidente – rivela – e la mia famiglia ne è uscita spezzata. Voglio evitare che questa drammatica esperienza tocchi anche ad altri”.

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