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Cronaca

Caso Yara Gambirasio, gli avvocati di Bossetti avranno accesso ai reperti

Yara Gambirasio, arrivano importanti novità sul caso che ha lasciato sotto shock l’Italia intera.

massimo bossetti – Imilanesi.Nanopress.it

La sentenza del 21 novembre della Corte d’Assise di Bergamo è stata annullata, adesso bisognerà valutare la possibilità di nuovi accertamenti tecnici.

Massimo Bossetti condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio ha ancora una possibilità per essere scagionato, tutto resta tra le mani dei suoi avvocati che dovranno cogliere l’occasione dell’accesso ai reperti per dimostrare che l’assistito non c’entri nulla con l’uccisione della giovane.

Ecco qual è la decisione presa dalla Corte di Assisi di Bergamo

La corte di Cassazione ha deciso di annullare l’ordinanza del 21 novembre stabilita dalla corte di Assisi di Bergamo che aveva negato alla difesa la possibilità di accedere ai reperti confiscati. In seguito alla decisione presa in camera di consiglio, la corte di Assise di Bergamo consente agli avvocati della difesa, la ricognizione dei reperti andando a stabilire le cautele idonee per garantire l’integrità degli stessi.

Yara Gambirasio- Imilanesi.Nanopress.it

Per cui, se la difesa riuscirà ad avanzare una nuova richiesta specifica, aspetterà alla corte di Assise prendere delle decisioni in merito. Si potrà anche valutare la possibilità di nuovi accertamenti. Questi potrebbero rivoltare i fatti, per cui c’è una grande possibilità che Massimo Bossetti venga rilasciato. Non rimane che attendere novità.

Gli avvocati potranno esaminare le tracce biologiche presenti sui vestiti della giovane Yara

Ricordiamo che Massimo Bossetti è stato arrestato a giugno di 7 anni fa, condannato all’ergastolo in tutti e tre i gradi di giudizio. Nonostante questo lui non ha mai smesso di proclamarsi innocente e di richiedere esami sulle tracce biologiche che sono state ritrovate sui vestiti della giovane vittima.

I suoi avvocati, tra cui Claudio Salvagni, hanno più volte dichiarato alle telecamere di non volersi arrendere, perché i reperti rimasti vanno esaminati ancora una volta anche dalla difesa, che ne ha diritto. L’avvocato ha riferito di avere incontrato più volte Massimo Bossetti in carcere nel corso delle ultime settimane e di averlo trovato disperato. È molto provato, soprattutto confuso, perché non sa cosa e come fare per dimostrare di non avere alcuna colpa per la morte di Yara Gambirasio. Chi l’ha uccisa è ancora in libertà, per Yara non è stata fatta giustizia. Mentre per lui il carcere duro, è ancora più duro perché lo sta vivendo da innocente.

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Giusy Pirosa