Milano è una città ricca di storia, ma anche di innovazione e la piazza Gae Aulenti ne è un esempio, e qui è possibile camminare sull’acqua.
La piazza Gae Aulenti è stata progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli. Inaugurata nel 2012 ha subito mostrato il suo lato futuristico e vista come esempio di una Milano che, nel tempo, si sa adeguare alle nuove esigenze.
Si trova nel cuore della città che, più di tutte, guarda al futuro. Quando si arriva nel suo centro, ci si ritrova in una piazza circolare con un diametro di ben 80 metri ed occupa una superficie di circa 2.300 metri quadrati.
E’ rialzata rispetto alla strada di una decina di metri. Nel 2016 ha ricevuto il premio dal Landscape institute come una delle piazze più belle del mondo. Non solo per l’estetica, ma anche per innovazione e rispetto dell’ambiente.
I vialetti sono lastricati di ardesia e, a circondarla, ci sono pensiline in ferro, in legno e vetro. Sono state costruite seguendo le norme di eco – sostenibilità. Sono, infatti, ricoperte di pannelli fotovoltaici che portano energia alle tre torri che la circondano.
Al centro troneggiano tre fontane circolari a sfioro. Dal suo interno partono giochi d’acqua che si illuminano di sera e che lasciano a bocca aperta chi si ferma a guardarle. E, durante il periodo estivo, ci si può rinfrescare negli specchi d’acqua che la circondano.
Proprio qui, intorno alla balconata di vetro e ferro, per terra sono stati sistemati dei sassi dalla forma geometrica allungata e sui quali si può camminare. E si ha, così, l’impressione di camminare sull’acqua.
La piazza Gau Aulenti è il simbolo della città contemporanea. Dedicata all’architetto Gaetana Emilia Aulenti, scomparsa proprio nell’anno dell’inaugurazione. Una donna che ha ricevuto diversi riconoscimenti in ambito lavorativo, molto prestigiosi.
La piazza è il centro di tre importanti opere architettoniche futuristiche: la Torre Unicredit, ai piedi della quale si può ammirare l’opera d’arte di Alberto Garutti. Si può vedere anche il Bosco Verticale, un grattacielo ricoperto di piante e di fiori. Ed anche il grattacielo Pirelli.
Ci si può arrivare da nord, attraversando un viale pedonale che la lega a via Gaetano De Castiglia dove si trova il bosco Verticale. Oppure da ovest attraverso un’ampia scalinata provvista anche di di ascensori.
O, ancora, da est attraverso una passerella che la collega a piazza Alvar Aalto e alla Torre Diamante. Oppure da sud attraverso il ponte pedonale che supera via Gaspare Rosales e conduce in via Vincenzo Capelli fino a corso Como.
O attraverso una scalinata che termina con via Francesco Viganò. Si può arrivare anche attraverso la Biblioteca degli Alberi, un parco, simbolo della riqualificazione dell’area un tempo in completo stato di degrado.