Cedolino pensioni settembre 2023, ecco le più importanti novità dell’ultimo periodo. Bonus in arrivo, tanti aumenti e rimborsi.
Novità in termini di pensione, per quanto riguarda soprattutto il cedolino di settembre 2023. Sono ben 4 le novità in arrivo, come rimborsi, aumenti e bonus per milioni di pensionati italiani. La novità è stata appena comunicata da INPS e Poste, gli Enti che si occupano dell’erogazione della pensione. Vediamo qui di seguito in cosa consistono queste novità.
Cedolino pensioni settembre 2023, le novità più importanti
Ed eccoci giunti alle porte di settembre, di conseguenza a breve milioni di pensionati riscuoteranno la pensione. Proprio sul cedolino settembre 2023, ci saranno ben 4 novità ed una di questa riguarda un bonus appena comunicato dall’INPS e da Poste italiane. Le novità principali riguarderanno la quattordicesima, il bonus 150 euro che al momento non è stato ancora erogato, le nuove rivalutazioni che sono in arrivo, i ricalcoli per gli invalidi e tanto altro ancora.
Ebbene, proprio in queste ore sul portale dell’INPS sono apparsi i primi cedolini della pensione di settembre 2023. Nel fascicolo trovare il rateo 9, cliccando su questo potrete visualizzare tutto il dettaglio relativo alle voci che più vi interessano.
INPS e Poste hanno fatto sapere che è possibile, per chi lo volesse richiedere il cedolino della pensione anche negli uffici postali, poste Polis, ma attenzione. In questo caso il servizio non è gratuito ma a pagamento ed ogni cedolino ha un costo di circa 2 euro.
I pagamenti delle pensioni avverranno esattamente il primo settembre, sia per chi percepisce la pensione in Poste che in banca.
Guardando il cedolino, prestate attenzione ad alcune voci. La prima cosa da attenzione è la voce relativa ai rimborsi 730 nel caso non abbiate ancora ricevuto alcuna risposta dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi. Altre novità riguardano la quattordicesima ritardataria, ed ancora il bonus 650 euro per coloro che non l’hanno ancora ricevuto.
Bonus 150 euro anti-inflazione e pensioni minime
In molti si chiedono in quest’ultimo periodo che fine abbia fatto il bonus 150 euro anti-inflazione. Riguardo questa misura c’è stata tanta confusione, visto che non si tratta di una nuova trovata del Governo, quanto del vecchio bonus 2022 che dovrebbe essere erogato a tutti coloro che non lo hanno percepito per un motivo o per un altro. Di conseguenza, al massimo si tratta di arretrati, che potrebbero arrivare proprio nel cedolino di settembre della pensione.
Stesso discorso per quanto riguarda le pensioni minime, visto che anche in questo caso arriverà solo a coloro che ancora oggi sono in attesa dei conteggi di INPS.
Sono però in arrivo delle nuove rivalutazioni a gennaio, il conguaglio sulla rivalutazione 2022 più l’acconto sulla rivalutazione 2023 sulla base di una stima effettuata su una percentuale del 5%. Qualche spicciolo in più quindi, anche quest’anno nel vostro cedolino. Ma non finisce qui, visto che così come accaduto in passato, anche a settembre troverete in busta le quote addizionali all’Irpef, con delle novità rispetto al passato, sulla base della riforma del fisco, che stando a quanto si è emerso, dovrebbe rendere i pensionati più ricchi.
Pagamento pensioni settembre 2023
La data del pagamento di settembre, avverrà con valuta venerdì 1 settembre 2023, sia per posta che per banca. Nel primo caso però, dunque, in posta il pagamento avverrà in base all’ordine alfabetico. per quanto riguarda i calendari sarebbe il caso di rivolgersi all’ufficio di competenza.
Ecco il calendario per il pagamento delle pensioni di settembre:
– cognomi dalla lettera A a C, venerdì 1 settembre
– cognomi dalla lettera D alla K, sabato 2 settembre
– cognomi dalla lettera L a P, lunedì 4 settembre
– cognomi dalla lettera Q a Z, martedì 5 settembre.
Tra le novità che riguardano questa mensilità, l’INPS attraverso una circolare ha confermato gli aumenti per le pensioni di ex lavoratori e per le minime, di cui abbiamo già parlato in precedenza. Queste passeranno da 564 a 600 euro. Gli aumenti saranno dell’1,5% per i pensionati che percepiscono una pensione minima e che non abbiano più di 75 anni di età. Sar invece del 6,4% per gli over 75. Gli aumenti però, seppur confermati, arriveranno in ritardo e per questo motivo a settembre si potrebbero ricevere già gli arretrati.