Un uomo tenta di entrare nella sede Sky di Milano, i vigilantes lo fermano e l’uomo in questione muore subito dopo.
L’incidente è avvenuto nella notte tra sabato 19 e domenica 20 agosto. Un uomo, probabilmente di origini siciliane e residente in Lombardia, ha tentato di entrare con la forza nella sede televisiva di Sky, in via Russolo a Milano.
La sede televisiva si trova nella zona di Rogoredo. Era poco rima dell’1.00 del mattino quando un uomo, il ragazzo sui 30 anni, si è avvicinato alla sede di Sky e ha tentato di entrare con la forza.
Due vigilantes sono intervenuti respingendolo. Il giovane era, secondo le testimoninza, molto probabilmente, ubriaco o drogato e urlava parole incomprensibili. Le guardie lo hanno bloccato e il ragazzo è caduto a terra.
I due uomini hanno tentato di soccorrerlo e, nel frattempo, hanno allertato i soccorsi. Quando si sono accorti che non respirava più, hanno dato inizio alle manovre di primo soccorso, utilizzando anche il defibrillatore.
Oltre agli agenti delle forze dell’ordine, sul posto Areu aveva inviato anche un’ambulanza e un’auto medica. I sanitari hanno soccorso subito il ragazzo, trasportandolo in codice rosso al pronto soccorso del San Raffaele.
Una volta arrivati nella struttura ospedaliera però, il ragazzo è deceduto e, quindi, non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. La salma è, ora, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’autopsia verrà effettuata nei prossimi giorni.
Probabilmente, una volta acquisiti i dati autoptici, si potrà comprendere meglio che cosa è accaduto. Sul corpo del ragazzo verranno effettuate anche le analisi tossicologiche per capire se era sotto l’effetto di qualche sostanza.
Intanto i vigilantes hanno dato la loro versione dei fatti. Il giovane, dopo essere stato fermato nel suo tentativo di entrare nella sede, aveva iniziato a denudarsi e a cercare di scavalcare il cancello. Una delle guardie lo aveva bloccato a terra.
Nella collutazione, però, i vigilantes non hanno fatto uso di nessun tipo di arma. Infatti, sul corpo dell’uomo non c’erano tracce di ematomi o segni di ferite. Per il momento le guardie sono state fermate e indagate per omicidio colposo.
Gli inquirenti, guidati da Marco Calì, continueranno le indagini. Importanti saranno i video delle telecamere di sorveglianza che sono già in mano alle autorità giudiziarie. Non si conoscono nemmeno i motivi per i quali il giovane uomo abbia tentato di entrare nella sede.
Intanto si è riusciti a risalire alle sue generalità. Sembra trattarsi di un 34enne di origini palermitane che risiedeva, però, in provincia di Varese. Già conosciuto alle forze dell’ordine. I suoi precedenti penali erano per reati contro la persona, tra cui anche maltrattamenti famigliari e stalking.