I cambiamenti climatici potrebbero riservare delle sorprese, come qualche nevicata, già a partire da questo mese di novembre.
I meteorologi del colonnello Mario Giuliacci, hanno annuciato le previsioni per il mese di novembre. Già c’è stata una forte apprensione per ciò che è avvenuto a Roma e provincia nei giorni scorsi.
La tempesta Ciarian ha lasciato il segno, con onde alte quasi tre metri ad Ostia e raffiche di vento fino a 75 nodi. Ventiquattro ore davvero intense che hanno colpito la capitale e l’hinterland, movimentando polizia, vigili del fuoco e protezione civile.
Ci si chiede, dunque, che cosa ci si può aspettare per le prossime settimane sulla penisola e se ci potranno essere altri eventi atmosferici così intensi. Secondo le ultime previsioni, alcuni esperti sono propensi ad indicare questo mese come un mese transitorio.
Le temperature sono diminuite, ma si manterranno, comunque, nella norma per tutto il periodo. Pare che non ci sarà un ulteriore caldo anomalo oppure un abbassarsi delle temperature.
Arriva la neve? La situazione in Lombardia e non solo
Nel complesso il mese è tipicamente autunnale con possibili giornate insolitamente miti. Tuttavia ci sono anche delle possibili virate verso piogge che potrebbero risultare di nuovo violente.
Perturbazioni, infatti potrebbero attraversare l’Italia, portando anche la neve. Le previsioni meteo più attuali indicano che nevicate cadranno sulle zone delle Alpi, al di sopra dei 1500 metri di altitudine.
Queste precipitazioni porteranno parecchia neve. Un fatto più sorprendente potrebbe accadere verso la metà di novembre, con l’arrivo di aria più fredda, quasi invernale, che porterà con sé nevicate anche a quote più basse, sia sull’Appennino che sulle Alpi.
Quindi, non ci sarà la tipica Estate di San Martino, ossia quel periodo in cui il clima rimane mite fino alla prima decade di novembre, subito dopo una fase burrascosamente autunnale. Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, il flusso di maltempo atlantico si indebolirà un poco.
Ci sarà un timido ritorno dell’alta pressione, ma sul paese arriveranno altre due perturbazioni, con aria fredda e venti oceanici. In un contesto di questo tipo l’estate di San Martino, che arriva in genere l’11, giorno della festa del Santo, non ci sarà.
Le due perturbazioni riguarderanno, dapprima, le regioni centrali e meridionali. Possibili precipitazioni già da domani 7 e per la giornata di mercoledì 8. Successivamente invece, interesserà anche il Nord.
Temperature sotto la media
Nel pomeriggio di giovedì 9, poi venerdì e sabato ancora il Centro e quindi il Sud. Pioggia intensa e neve sull’arco alpino al di sopra dei 1200 metri. Le temperature qui saranno un po’ sotto la media del periodo.
I valori massimi si aggireranno tra i 10 ed i 17 gradi centigradi al Nord, tra i 17 ed i 22 al Centro, per arrivare a toccare i 24 ed i 26 gradi centigradi al Sud.