I tantissimi alberi caduti a Milano in seguito alla violenta tempesta dello scorso luglio possono essere riutilizzati: ecco come.
Quanto accaduto a Milano a fine luglio ha suscitato molto spavento nella popolazione del capoluogo lombardo. La tempesta che si è abbattuta la notte del 25 luglio 2023 è stata individuata dagli esperti come ‘downburst’, ovvero un fenomeno temporalesco caratterizzato da fortissime raffiche di vento discendenti. La differenza con la tromba d’aria sta nel fatto che queste potenti raffiche di vento si propagano in via orizzontale e non verticale. Proprio la forza e la violenza di queste raffiche, che possono arrivare anche a 100 chilometri orari, provocano spesso danni molto consistenti.
Si è visto anche a Milano, dove la violenza dell’evento del 25 luglio 2023 ha sradicato molti alberi, oltre ad aver scatenato danneggiamenti in tutta la città.
Sono molti i cittadini che si sono domandati cosa accadrà a tutti gli alberi che sono caduti in quella notte. Le strade del capoluogo lombardo, il mattino successivo, erano invase da questi alberi crollati sopra le vetture e anche sulle linee elettriche.
In tutto, secondo quanto riferito al Corriere della Sera dall’Assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi, la tempesta che si è abbattuta su Milano ha fatto cadere circa un migliaio di alberi.
Non è tutto, perché oltre a quelli sradicati dalla violenza delle raffiche di vento ci sono anche quelli che hanno subito danni talmente pesanti da rendere necessario l’abbattimento. In tutto la tempesta ha danneggiato circa 5.000 alberi.
Quale sarà il destino di tutti questi alberi? E’ possibile riutilizzare il legno di tutte queste piante che sono venute giù in seguito al violentissimo nubifragio?
E’ sempre l’Assessora a fornire qualche chiarimento in più in merito alle intenzioni del Comune di Milano. L’idea di Palazzo Marino è quindi quella di fare in modo che il legno di tutti gli alberi venuti giù venga riutilizzato.
Tra le tante ipotesi al vaglio del Comune c’è quella di realizzare delle aree giochi destinate ai bambini, che sorgeranno interamente in legno.
Tuttavia è la stessa Elena Grandi a ricordare che le normative in questi casi sono particolarmente stringenti, pertanto sarà opportuno studiare attentamente la fattibilità del progetto. Di certo la volontà non manca, come ribadito proprio dal Comune di Milano all’AGI.
La parte più interessante per il riutilizzo pare essere il fusto del legname. Solitamente in questi casi si procede alla biotriturazione del materiale, come spiegato anche dall’agronomo Alessandro Pestalozza al sito InItalia.virgilio.it.
Dopo aver provveduto alla biotriturazione si sposta il materiale in un centro di compostaggio, dove si attua un’ulteriore procedura che consente di ricavare il legno sminuzzato (il cippato, ndr).
Il legno sminuzzato è particolarmente importante perché funge da alternativa alle fonti energetiche non rinnovabili. Questo processo viene spesso caldeggiato perché produce poca anidride carbonica ed è pertanto poco impattante sull’ambiente.
Da una nottata molto difficile per Milano come quella dello scorso luglio si possono comunque trarre dei benefici dalla raccolta del legno degli alberi caduti.