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Cronaca

Chi era l’operaio travolto e ucciso dal suo furgone

Operaio viene travolto e ucciso dal furgone, lascia un figlio ancora piccolo e la moglie. Lui era Leonardo Ciolino, lavorava come elettricista e aveva 46 anni.

Vigili del fuoco – imilanesi.nanopress.it

L’operaio è morto venerdì 14 luglio a causa di un tragico e fatale incidente avvenuto come molti altri, sul luogo di lavoro. Secondo quanto emerge dalle prime indagini, Ciolino è stato travolto dal suo stesso furgone in via Gallarate a Milano.

Il 46enne abitava a Cassina de’ Pecchi, nell’hinterland nord est della città, insieme alla moglie e al loro piccolo.

Ciolino, grande appassionato di sport, uomo solare e affettuoso come pochi, lascia moglie e figlio

Leonardo Ciolino era appassionato di sport, amava praticare il basket e il judo e frequentava l’Asd Arcobaleno, proprio come il figlio. Dopo la notizia della sua scomparsa, sono arrivati tantissimi commenti di cordoglio. Amici, parenti e conoscenti gli hanno dedicato parole bellissime. I pensieri e le dediche sono stati pubblicati sui social. Molte persone si sono strette alla moglie e al figlio che hanno perso un padre e un marito generoso come pochi, affettuoso, solare. 

L’uomo è rimasto schiacciato sotto il mezzo per pochi minuti che però sono stati fatali

Tutti coloro che lo conoscevano in ambito lavorativo e non, lo descrivono come un lavoratore serio, come una persona generosa e di buon cuore, un marito ed un padre affezionato. Per lui la famiglia era sempre al primo posto. Credente, la moglie frequentava la parrocchia Maria Madre della chiesa, l’oratorio di San Domenico Savio a Cassina. Non è ancora chiaro quando avranno luogo i funerali.

Vigili del fuoco – imilanesi.nanopress.it

Secondo le prime informazioni rilasciate dalle forze dell’ordine Ciolino è rimasto schiacciato dal furgone dopo che ha cercato di fermarlo. Il mezzo si era messo in movimento sulla rampa in discesa dove era parcheggiato. I vigili del fuoco all’arrivo avvenuto pochi istanti dopo l’incidente, avevano provato a salvarlo liberandolo. Avevano persino sollevato il furgone con i cuscini ad aria, ma era ormai troppo tardi. Adesso si proverà a capire per quale motivo il mezzo si è messo in movimento andando indietro.

Published by
Giusy Pirosa