Un uomo, Gora Dieng, che vive in Italia dal 2017, ha chiesto l’elemosina per tanti davanti ad un supermercato ed oggi, è diventato un dipendente dello stesso. Ma non finisce qui, perché è anche un lavoratore oltre che amato, stimato da tutti, in particolare dal titolare.
Di lui tutti dicono che è sempre disponibile, anche per questo è benvoluto, si è conquistato la fiducia e dopo un periodo di addestramento, è diventato addirittura cassiere. Un ruolo delicato, che riesce a svolgere benissimo, senza problemi.
Questa è una delle poche storie, simili, a lieto fine ed è stata riportata da Corriere Bergamo.
La storia ha iniziato ad Ospitaletto, in provincia di Brescia, posto in cui sorge il punto vendita di una catena di supermercati, veramente celebre. Gora Dieng, appena arrivato dal Senegal dopo avere affrontato un viaggio lunghissimo, come si può immaginare anche ricco di pericoli va giornalmente davanti al supermercato in questione e lì chiede l’elemosina.
È in Italia da solo e va alla ricerca continua, disperata, di una vita migliore. Ha quattro fratelli e i genitori, ma vivono lontanissimi da lui. Chiede l’elemosina ma allo stesso tempo cerca di rendersi utile, per cui carica e scarica la spesa, aiuta gli anziani a portare in macchina le buste più pesanti e poi chiede qualche spicciolo portando i carrelli alle loro stazioni.
Un giorno come un altro, per lui cambia tutto. Un dipendente del supermercato non si presenta al lavoro perché si infortuna a casa. Avendo bisogno di un aiuto per il carico e scarico delle merci, il titolare decide di chiedere aiuto a Gora di aiutarci che rapidamente impara tutte le mansioni. Trovandolo volenteroso e proattivo, dimostrando tanto impegno, tanta buona volontà e serietà arriva in cassa e firma il contratto a tempo determinato. Ha uno stipendio mensile che gli permette di pagare l’affitto in Italia e allo stesso tempo aiutare anche la sua famiglia che vive in Senegal.
Al momento il giovane vive a Cinisello Balsamo, nell’hinterland di Milano, lavora in un punto vendita che si trova a Loreto in provincia di Bergamo, piazzale Risorgimento. Si rammarica soltanto di una cosa, ovvero non avere ancora imparato a parlare bene l’italiano. Il suo livello è basso, sa di doversi migliorare, purtroppo però non ha tempo per studiare.
Per adesso è in attesa dell’assunzione ma non ha paura del futuro perché sa per certo che il titolare non ha dubbi su di lui. Non a caso dice di non volerlo perdere perché sa fare tutto ed ha soprattutto tanta volontà.