A causa delle sevizie fisiche e psicologiche subite da 17 minori, la casa famiglia di Busto Arstizio è stata definitivamente chiusa.
Il direttore di un casa famiglia di Busto Arsizio è stato condannato, insieme alla moglie e al figlio, a tre anni di carcere.
I 17 bambini ospitati nell’istituto vivevano in condizioni “deplorevoli” con cibo scaduto, stanze non riscaldate e insulti vari. L’indagine è stata avviata dopo la denuncia da parte di alcuni volontari.
I bambini erano costretti a vivere in scantinati freddi e privi di finestre, mangiando cibo avariato e gli avanzi dei gestori della struttura.
Erano inoltre costretti a pulire le camere da letto e i bagni degli adulti e venivano ad ogni occasione insultati per loro origini, ma anche spesso umiliati. Per non parlare poi delle minacce, delle urla e delle percosse a cui venivano sottoposti.
A Basto Arsizio (Varese), questi 17 bambini (tra cui uno disabile) che vivevano in una casa famiglia erano costretti a stare lì in queste condizioni, definite dagli inquirenti “veramente penose”. Erano tutti minori ed erano stati sradicati da un ambiente familiare alquanto complicato.
Chiusa la casa famiglia su segnalazione di alcuni volontari
L’indagine degli investigatori della Squadra Mobile di Varese è iniziata circa un anno fa. L’indagine è stata avviata dopo che alcuni volontari che lavoravano nella struttura hanno riferito di aver visto con i propri occhi che i piccoli ospiti venivano quotidianamente maltrattati.
I tre gestori (padre, madre e figlio) sono stati ora riconosciuti colpevoli dal tribunale di Busto Arsizio di maltrattamenti.
Il padre è stato condannato a due anni di carcere (con pena sospesa), la madre a due anni e sei mesi di carcere (commutati in lavori socialmente utili) e il figlio a tre anni di carcere, anche per lui commutati in lavori socialmente utili.
Struttura chiusa definitivamente
Nel maggio 2022, tutti e tre erano stati sottoposti a misure personali, ossia il divieto di avvicinarsi alle persone offese, il divieto di svolgere attività con i minori e sospensione della casa famiglia. Oggi questa nuova decisione del tribunale è un fulmine a ciel sereno.
La chiusura dell’istituto è definitiva e i 17 bambini saranno trasferiti in altre case famiglia. Ci auguriamo che siano più fortunati rispetto a ora.