Segnalati e chiusi dall’autorità giudiziaria alcune strutture che figuravano come B&B, ma che erano, in realtà, abusive.
Gli esercizi non regolari sono ora chiusi e segnalati alle autorità giudiziarie. I controlli sono iniziati sulla base dell’incongruenza dei dati rilevati nella zona del Sebino. Secondo il comune le presenze dei turisti risultavano essere in aumento, ma i dati non combaciavano co il pagamento delle tasse di soggiorno.
L’anno scorso le presenze nella zona del basso lago del Sebino, erano aumentate dal 30 al 35%, per cui anche le entrate del settore turistico comunale avrebbero dovuto ottenere maggiori introiti, ma così non è stato. Ecco che ha avuto inizio un’operazione di controllo minuziosa sulle strutture ricettive di Iseo.
Durante le indagini quattro attività hanno dovuto chiudere per irregolarità. Gli uffici preposti avevano cominciato a monitorare tutti gli annunci per gli alloggi predisposti all’accoglienza del turismo. Sulle piattaforme online vi erano tutte le strutture regolarmente denunciate ma anche quelle abusive.
Controllate e chiuse quattro strutture
Infatti, incrociando gli annunci con le banche dati gli operatori hanno rilevato l’esistenza di alloggi non in regola. Successivamente gli agenti del Corpo Intercomunale del Sebino Orientale, guidato dal Commissario Capo Antonio Brigandì hanno dato il via ai controlli sul territorio.
Tra le varie situazioni sospette, ad ora, sono quattro le strutture, tra case vacanze e B&B, abusive che i funzionari hanno scoperto. Queste hanno evaso le tasse di soggiorno degli ospiti ricevuti, per cui hanno dovuto cessare l’attività.
Il vicesindaco Cristian Quetti, ha reso noto che, nella prima di queste, pernottavano complessivamente 52 persone, nella seconda, invece, ce n’erano 10. Nella terza, ubicata in una frazione, il titolare aveva dichiarato 2 presenze quando, in realtà, erano 12.
Tutti i locatori hanno ricevuto una multa ed hanno anche dovuto attivarsi per cercare una sistemazione di emergenza per gli ospiti. Inoltr,e hanno avuto il compito di avvisare coloro che dovevano ancora arrivare in quanto avevano prenotato per i giorni successivi.
Per la Provincia di Brescia i rilievi sono effettuati dall’Ufficio Turismo Statistica del Settore del Turismo, Biblioteche e URP. Questo controlla tutti i dati e successivamente li convalida all’interno del programma della regione Lombardia.
Aumenta il turismo, ma anche le truffe
I dati dell’osservatorio della provincia hanno confermato una ripresa del turismo già l’anno scorso, ora, anche grazie alla nomina di capitale della cultura con Bergamo, questi numeri potranno salire ulteriormente. Purtroppo però insieme al turismo aumentano anche le truffe di ogni tipo.
Nella vicina Bergamo, per esempio, due mesi fa c’ è stato l’inganno della fantomatica agenzia di viaggi che stava agendo nella provincia. Vendeva un pacchetto che dava la possibilità di avere sconti, anche del 40%, sui viaggi da organizzare in futuro, persino per un periodo di vent’anni.
Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo, aveva spiegato il raggiro ed allertato la cittadinanza dicendo di non farsi coinvolgere. L’esborso richiesto ai malcapitati era di oltre 5000€, senza avere nessuna certezza o garanzia sulla realizzazione della promessa.