Ciclista travolta da una betoniera: la donna è arrivata in ospedale in coma in seguito all’incidente avvenuto con un camion. Il tutto è avvenuto in Piazza Durante. Ecco cos’è successo e cosa si dovrebbe fare per contenere queste stragi stradali.
Sembra essere ormai l’ennesimo incidente di questo genere che avviene e che ha coinvolto una donna di 60 anni mentre era in bicicletta per le vie di Milano. Uno scontro che avviene per le vie della città e che spesso costa la vita alle persone e ai ciclisti.
L’incidente in questione è avvenuto a Milano in piazza Durante. A pagar le maggior conseguenze è stata una donna di 60 anni che era in sella alla sua bici quando è stata travolta da una betoniera.
Il tutto è accaduto verso le 9 di giovedì ed esattamente in un punto non troppo lontano da piazzale Loreto. Sulle condizioni della stessa si sa che sono molto delicate: sul luogo dell’incidente sono arrivati i soccorsi per cercare di rianimarla al fine di salvare la vita a questa ciclista che evidentemente era nel momento sbagliato nel posto sbagliato.
La donna insomma è stata soccorsa dal personale sanitario che è sopraggiunto sul posto: un’ambulanza e un’automedica hanno cercato di intubarla per darle le primissime forme di soccorso.
Sul posto sono sopraggiunte anche due squadre dell’Agenzia regionale emergenza urgenza con il codice rosso. La sessantenne è stata così trasportata al Policlinico in condizioni davvero disperate.
Sul luogo sono arrivati anche i vigili del fuoco e la polizia poiché il loro compito è quello di fare i vari rilievi del caso.
Cosa si sa sulla dinamica dell’incidente? Sembra che il camion stesse voltando a destra mentre era in arrivo la donna che stava percorrendo via Francesco Predabissi per dirigersi verso viale Lombardia.
È proprio all’altezza dell’incrocio che sarebbe avvenuto lo scontro dove il camion ha probabilmente urtato la bicicletta fino a trascinarla per diversi metri.
Chi conduceva il mezzo non si è reso conto di tutto questo: lo stesso infatti ha capito cosa stesse accadendo solo dopo che alcuni passanti hanno provato a richiamare la sua attenzione.
Questa è sicuramente una delle stragi che si consumano maggiormente sulle strade di Milano. Stragi queste che coinvolgono ciclisti che spesso perdono la vita e proprio a causa di impatti violenti con camion.
Solo qualche mese fa ed esattamente il 5 maggio si è verificato un altro incidente di questo tipo che ha visto perdere la vita ad un uomo di 55 anni. Il tutto è accaduto in via Comasina e lo scontro ha coinvolto il ciclista e un camion.
Se facciamo ancora un passo indietro, ad Aprile ha perso la vita una donna, Cristina Scozia, una mamma di una bimba piccola che è stata travolta anche lei da una betoniera, questa volta in via Francesco Sforza. Anche lei era in sella alla sua bici quando ha perso la sua vita.
Stessa sorte a Febbraio era toccata ad un’altra mamma di 38 anni, Veronica Francesca D’Incà. Anche lei è stata travolta da un mezzo pesante.
Insomma come si può notare sono diversi gli incidenti che riguardano i ciclisti che spesso perdono la vita in circostanze assurde. Ciclisti che ormai si sentono in costante pericolo, in seguito a queste notizie di cronaca che mettono il rilievo il rischio che si può correre per le strade di Milano.
Possibile che non si possa far nulla per mettere un freno a tutto questo sangue e a tutte queste persone che perdono così la loro vita?
Sicuramente bisogna intervenire per cercare di capire cosa si può fare per evitare queste stragi che ormai diventano sempre più frequenti.
In tal senso il Comune di Milano sta provvedendo a cercare una soluzione.
Il giorno 4 maggio infatti il consiglio sembra aver approvato l’ordine del giorno. Lo stesso è stato presentato da un componente della Lista Sala, Marco Mazzei, che ha chiesto di far qualcosa affinché l’ingresso di questi mezzi sia ben regolamentato. Si parla dell’ingresso a livello cittadino, dove appunto spesso circolano persone in sella alla loro bici.
In tale documento è stata avanzata una specifica richiesta: che i camion abbiano la possibilità di circolare sotto la Madonnina entro un orario specifico. Ovvero tra le 22 e le 6 del mattino.
E nel caso dovessero circolare per l’intera giornata, di essere dotati di specifici sensori affinché si possa eliminare l’angolo cieco.
Queste sono soluzioni che dovrebbero essere adottate quanto prima per evitare che altre donne e altri uomini perdano la loro vita e in questo modo così brutale e ingiusto.