Ciclista travolto da un’auto a Milano le sue condizioni sono gravi

Ennesimo incidente a Milano, un ciclista è stato travolto da una macchina in viale Monza, ora è ricoverato in gravi condizioni.

incidente
Incidente-Imilanesi.it

L’incidente è successo nel pomeriggio di ieri, lunedì 26 giugno, intorno alle 17 del pomeriggio. Un ciclista di 45 anni si trovava in sella alla sua bicicletta in viale Monza, e pedalava in direzione del centro milanese. La macchina, una Lancia Y, viaggiava, invece, in direzione della periferia.

All’incrocio l’automobilista stava per svoltare in via Pindaro quando è avvenuta la collisione. L’incrocio, peraltro, è regolato da un semaforo. Uno dei due, molto probabilmente, non ha rispettato la precedenza. L’Areu ha subito mandato i soccorsi, un‘automedica e un’ambulanza. All’arrivo dei sanitari il 45enne si trovava già in gravi condizioni.

Dopo averlo stabilizzato e intubato i medici lo hanno trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda. Le sue condizioni risultano essere ancora molto delicate. Dopo il ricovero i medici sono dovuti intervenire con un delicatissimo intevento chirurgico per ridurre il trauma alla testa.

Gravi le condizioni del ciclista travolto da una macchina nella giornata di ieri

Fortunatamente il conducente della vettura si è subito fermato ed ha chiamato ed aspettato i soccorsi. La polizia locale ed i carabinieri hanno subito cercato di ricostruire quanto è accaduto. Da alcune testimonianze raccolte, sembrerebbe che, in zona, alcuni semafori, ieri, non funzionavano.

Poco prima dell’incidente, infatti, lampeggiavano. I rilievi hanno, però, stabilito che quel semaforo, in particolare, al contrario di altri, funzionava regolarmente. Ora, molto probabilmente gli agenti delle forze dell’ordine visioneranno anche i video delle telecamere del traffico per capire di chi è la responsabilità del sinistro.

ospedale niguarda
Ospedale Niguarda-Imilanesi.it

Comunque Milano si conferma una città pericolosa per chi sceglie di spostarsi in bicicletta. Non è, sicuramnete, una città pensata per chi cammina o per chi va in bici, ma solo per le autovetture, furgoni e autoarticolati. Secondo Valerio Montieri, che di professione fa l’architetto e anche consigliere nazionale della Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta parla di un Biciplan.

Ci sono alcune cose che il comune potrebbe mettere in pratica nel giro di poco tempo. Prevedere, sicuramente, più piste ciclabili, ma anche ma anche lo stop avanzato per le due ruote nei pressi dei semafori. Cioè, uno stop per le biciclette più avanzato rispetto a quello delle automobili. Questo permetterebbe una maggiore visibilità per le vetture che devono svoltare. Una manovra salvavita molto semplice da applicare.

Prima cosa da fare: pianificare

Ci sono anche altre possibilità che la giunta potrebbe prendere in considerazione, ma la prima cosa da fare è pianificare. Forse, in questo modo, si potrebbero ridurre gli incidenti mortali. In questi primi mesi ne sono accaduti alcuni molto gravi. Ricordiamo Alfina D’Amato che, solo un paio di giorni fa veniva travolta da una betoniera e trascinata per una cinquantina di metri.

Deceduta mentre, con la sua bicicletta si trovava in piazza Francesco Durante, vicino a piazzale Loreto. Nella mattinata di venerdì 23 giugno un’anziana signora di 83 anni era stata investita in zona City Life da una macchina mentre attraversava un incrocio. Nel suo caso, per fortuna, le condizioni non erano gravi e si era stabilizzata dopo il ricovero in ospedale. Ma, non tutti sono stati così fortunati.

Il mese scorso, l’8 maggio un 55enne, Li Tianjiao, veniva ucciso in via Comasina, travolto, anche lui, da un mezzo pesante. Il 20 aprile Cristina Scozia, una donna di 39 anni veniva travolta ed uccisa da una betoniera mentre si trovava in via Francesco Sforza. A febbraio un’altra mamma, Francesca D’Incà, anche lei, in sella alla sua bicicletta, è stata travolta da un camion nella zona tra Loreto e viale Brianza.

Impostazioni privacy