Entro il 10 luglio di datori di lavoro domestico devono versare i contributi a colf e badanti. Ancora nessuna notizia sul bonus.
I datori di lavoro domestico devono assicurarsi di versare la seconda rata dei contributi a colf e badanti per l’anno 2023 entro i prossimi due giorni.
Il termine ultimo per il pagamento è il 10 luglio, entro tale data dovranno essere saldati tutti i contributi INPS per i collaboratori.
Il pagamento che deve essere effettuato riguarda il trimestre che comprende i mesi di aprile, maggio e giugno.
Si prevede che il pagamento di gennaio, febbraio e marzo sia già stato regolato entro il 10 aprile.
Successivamente si aprirà una nuova finestra di pagamento dal 1° al 10 ottobre che consentirà il pagamento delle somme dovute per luglio, agosto e settembre.
Infine, dal 1° al 10 gennaio 2024, sarà il momento dei contributi per gli ultimi tre mesi del 2023.
Sono disponibili vari metodi per effettuare i pagamenti. Una possibilità è quella di effettuare pagamenti elettronici tramite il Portale Pagamenti Inps, in particolare nella sezione Pagamenti pensata per i lavoratori domestici.
Inoltre, ci sono scelte alternative, tra cui l’utilizzo dei bollettini PagoPA o l’effettuazione dei pagamenti attraverso il circuito CBILL presso le banche convenzionate. Inoltre, l’App IO offre servizi aggiuntivi al riguardo.
Per determinare il pagamento totale dovuto, è necessario considerare più fattori oltre alla tariffa oraria standard.
Tali fattori comprendono il monte ore dichiarato e contrattualmente specificato, nonché l’inclusione del contributo CUAF (Cassa Unica Asmissioni Familiari) e la specificità del rapporto di lavoro (se si tratta di contratto a tempo determinato o indeterminato).
Alla pagina web https://www.inps.it/it/it/tutti-i-servizi/bussola-passiva.idfe.2927.html del sito INPS c’è la possibilità di determinare la somma dovuta da fornendo le informazioni necessarie. In alternativa è possibile richiedere assistenza ai dipendenti degli uffici CAF ACLI.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha posto come priorità assoluta la formalizzazione del lavoro domestico irregolare.
Nel 2021, Osservatorio Domina ha riportato l’incredibile cifra di 961.358 lavoratori domestici assunti legalmente.
Tuttavia, è importante notare che questo settore ospita anche il maggior numero di lavoratori non dichiarati ufficialmente, che rappresentano un significativo 52,3% del totale.
In totale, ci sono 2,1 milioni di datori di lavoro in questo settore, di cui 1 milione sono regolari e 1,1 milioni classificati irregolari.
Per affrontare questo problema, una soluzione proposta è l’implementazione di un nuovo bonus specifico per il lavoro domestico, che dovrebbe partire quest’anno.
Tuttavia, mancano dettagli concreti in merito. Resta inteso che tale bonus fungerebbe da incentivo per le famiglie che impiegano regolarmente lavoratori domestici, ottenuto attraverso una riduzione dei contributi nei primi tre anni di occupazione, con una soglia massima di 3mila euro.
All’interno dell’agenda del governo, ci sono ulteriori iniziative da considerare. Tra questi, il ripristino dei buoni retributivi per colf e badanti, nonché un completo snellimento della normativa in materia di lavoro domestico.