Ecco come costruire un impianto fotovoltaico fai da te direttamente a casa nostra. Non avremo bisogno di più di qualche minuto.
Vi sveliamo finalmente tutto ciò che sappiamo su questo metodo davvero incredibile, che vi aiuterà a realizzare un impianto fotovoltaico direttamente a casa vostra. Vi basteranno davvero pochi minuti e il gioco sarà fatto.
Impianto fotovoltaico fai da te, come farlo
Se volete costruire un impianto fotovoltaico direttamente a casa vostra, oggi proviamo a spiegarvi tutti i passaggi. Per prima cosa dovete sapere che sono quattro gli elementi principali che lo costituiscono.
Stiamo parlando del pannello fotovoltaico, della batteria, del regolatore di carica e dell’inverter. Il primo passo che dovremo compiere è quello di stabilire qual è il consumo energetico che facciamo nell’arco di un giorno.
Questo perché il nostro impianto deve soddisfare necessariamente il nostro fabbisogno di energia. In questo caso si rivela particolarmente importante la scelta della batteria, che deve essere sufficiente almeno per soddisfare questo fabbisogno.
L’inverter è una parte dell’impianto che non è poi così necessaria: non lo è, ad esempio, se vogliamo semplicemente illuminare la nostra abitazione con quest’impianto fai da te. Se, invece, vogliamo costruirlo anche per altre finalità, è meglio procurarci l’inverter in questione.
La procedura passo dopo passo
Per realizzare un impianto fotovoltaico direttamente a casa propria, dobbiamo necessariamente acquistare delle celle solari individuali, da collegare tra loro in una fase successiva. Si tratta di un oggetto molto delicato, che rischiamo di rompere se tocchiamo con forza.
Ora possiamo procedere con la costruzione di un telaio, che può essere prodotto in vari materiale, dalla plastica al legno fino ad arrivare all’alluminio.
Quest’ultimo materiale, in particolare, è disponibile in commercio sotto forma di canaline, che possono essere reperite facilmente presso un qualunque ferramenta. Si tratta di oggetti robusti, molto semplici da tagliare e davvero economici.
La parte posteriore del pannello deve essere provvista di una lastra, che può essere ad esempio in policarbonato alveolare, che anch’esso ha delle caratteristiche simili a quelle dell’alluminio. Adesso potete unire le varie celle tramite la saldatura.
Fatto ciò, a ogni uscita delle celle, l’ideale sarebbe quello di applicare anche un diodo Schottky, un diodo a giunzione metallica che ha una funzione precisa. Questo diodo, infatti, agisce specialmente durante la notte e in quei momenti della giornata nei quali c’è carenza di raggi solari.
Il diodo servirà come un vero e proprio interruttore, che interromperà il collegamento tra il pannello che abbiamo appena creato e la sua batteria. La procedura che vi abbiamo appena spiegato si può portare a termine in pochi minuti, specialmente se siete amanti delle attività manuali.
Nel caso in cui non sappiate da dove cominciare, però, vi consigliamo di mettervi in contatto con un esperto in materia, che possa in qualche modo indirizzarvi verso il pannello fotovoltaico più adatto a voi. Dopo un’accurata consulenza, siamo sicuri che avrete l’impianto fotovoltaico che più fa al caso vostro e potrete finalmente beneficiare di tutta l’energia elettrica di cui avete bisogno.