Truffe su Airbnb, evitarle non è difficile, ma nemmeno semplicissimo se non si conoscono le regole da seguire e non si ha un minimo di esperienza on-line.
Airbnb e Polizia postale rinnovano anche per quest’estate la collaborazione visto che sempre più persone organizzano in autonomia le vacanze e l’attenzione dei malintenzionati è stata inevitabilmente attratta proprio da questo dettaglio.
Aumentato il rischio di imbattersi in veri e propri tentativi di truffa difficili da sventare, nasce la campagna avviata dalla Polizia postale e da Airbnb che rende tutto molto più semplice anche per i meno esperti.
Questi, in questo modo possono riconoscere i tentativi di raggiri e cercare di starne alla larga. A questo proposito Marco Camisani Calzolari, testimonial della campagna, si è messo a disposizione in maniera del tutto gratuita. Tutto questo per cercare di informare gli utenti ed evitare che cadano nelle trappole dei truffatori.
Gli annunci dai quali bisogna tenersi ben lontani sono quelli che vedono il proprietario all’estero, che dice di essersi trasferito da poco e di non poter accogliere di persona l’affittuario. La trattativa si conclude a distanza, con un bonifico internazionale e un link di prenotazione che in realtà viene da una pagina finta e quindi rappresenta una finta prenotazione e una finta fattura. Ovviamente alla fine di tutto questo, il proprietario della casa vacanze sparisce, intasca la caparra importante e si rende irraggiungibile e introvabile.
Il tentativo di truffa vede interessato anche un secondo stratagemma, ovvero il problema informatico. Non appena viene chiesta un’informazione aggiuntiva rispetto alla casa da affittare, l’App propone di continuare la conversazione tramite messaggi o via mail e fornisce un link diretto che in realtà è un semplice sito clone.
Per concludere un terzo tentativo prevede un host che fa l’amico, che mostra la casa con gentilezza e modi di fare eleganti e pratici. Poi per fermare la casa nei giorni richiesti chiede una caparra. Dopodiché tutto procede nel silenzio più assoluto.
Per evitare di farsi ingannare bisogna fare attenzione ai link condivisi da altri siti. Magari si può essere rimandati su siti fasulli e o siti clone. Poi non bisogna mai accettare di concludere la trattativa fuori dal sito per esempio su WhatsApp, mai accordarsi via chat in altri siti, via mail, tramite telefono.
Un annuncio da cui stare alla larga è un annuncio perfetto, in cui la casa appare in perfetto ordine. Il campanello d’allarme suona se il prezzo è competitivo in un periodo festivo come per esempio può esserlo Ferragosto. Per concludere Airbnb non è un’agenzia immobiliare, quindi se qualcuno dovesse dire di aver dato l’incarico al sito di mostrare la casa, allora c’è da scappare. Airbnb non è un sito che mette a disposizione degli agenti immobiliari.