Come si viveva una volta senza aria condizionata? Ecco in che modo si superavano il caldo e l’afa estiva in passato.
Con l’avvento dell’estate e l’aumento delle temperature, il lusso dell’aria condizionata ci offre un sollievo prezioso durante i giorni più caldi. Tuttavia, ciò solleva la curiosità su come le antiche civiltà affrontassero il caldo senza il nostro moderno comfort refrigerante. Vediamo allora le astute strategie utilizzate da queste culture per sopravvivere alle estati torride, concentrandoci su un’incredibile tecnologia tipica del Medio Oriente. Queste pratiche antiche potrebbero ancora offrire ispirazione e soluzioni sostenibili nel nostro mondo contemporaneo?
Immaginate di vivere in un’epoca in cui l’energia elettrica non era ancora nemmeno un sogno futuristico. Se proteggersi dal freddo poteva essere piuttosto semplice, grazie al fuoco, a pelli, pellicce e tessute, affrontare le estati più torride non era facile allo stesso modo.
Nell’antichità, le persone si affidavano a risorse e ingegno naturali per far fronte al caldo estivo. Una delle prime strategie era la saggezza di cercare rifugio nell’ombra rinfrescante degli alberi, delle tende o di abitazioni ben posizionate. Questa astuta osservazione dell’ambiente circostante aiutava le persone a proteggersi dai raggi infuocati del sole.
In ovvia mancanza di aria condizionata, le civiltà antiche sfruttavano a pieno tutto ciò che avevano attorno, prendendo spunto e traendo beneficio dalle proprietà dei materiali da costruzione a loro disposizione. Materiali come il tufo e la terracotta, noti per le loro proprietà isolanti, erano ampiamente utilizzati per la costruzione di case e monumenti. Questi materiali offrivano una sorta di “barriera termica” naturale che trattenne il calore esterno, mantenendo gli interni più freschi.
Ma tra le risorse a disposizione delle varie civiltà, ce n’era una che tutt’oggi risulta un’ottima soluzione al caldo. Stiamo parlando dell’acqua.
L’acqua era una risorsa preziosa per le civiltà antiche, e la sua utilità nell’affrontare il caldo era ineguagliabile. Le fontane e le piscine servivano come oasi di rinfresco, portando un po’ di sollievo attraverso la sensazione di freschezza che emanava dalla presenza dell’acqua. Inoltre, sfruttavano l’evaporazione dell’acqua per rinfrescare gli ambienti attraverso vasche che rimandavano vapore, un antenato del moderno sistema di evaporative cooling.
Ma no è tutto, perché nell’antico Medio Oriente era in voga un sistema molto innovativo per rinfrescarsi. vediamo di cosa si tratta.
Uno dei capolavori di ingegneria dell’antichità, ancora in uso in alcune regioni del Medio Oriente, era il Badgir. Questo enigmatico dispositivo, era un esempio di come l’ingegnosità umana si unisse alla comprensione della natura. Il Badgir era una torre di ventilazione con aperture poste in modo strategico per catturare la brezza prevalente.
Questo flusso d’aria naturale veniva canalizzato all’interno degli edifici, creando un’efficace circolazione dell’aria fresca. L’aria calda veniva espulsa dall’edificio, contribuendo a mantenere un ambiente confortevole. Il sistema quindi è esattamente un precursore della nostra moderna aria condizionata.
Sebbene l’aria condizionata sia diventata una delle invenzioni più apprezzate del nostro tempo, le strategie delle antiche civiltà per affrontare il caldo estivo dimostrano un profondo legame con l’ambiente naturale.
Le tecniche di ombreggiamento, l’utilizzo di materiali intelligenti e il fascino del Badgir ci ricordano che possiamo trovare ispirazione nella saggezza del passato per affrontare le sfide climatiche del presente. Considerando le soluzioni sostenibili adottate dalle civiltà antiche, possiamo intraprendere un percorso di sostenibilità per il futuro, rispettando e preservando il nostro ambiente