L’argomento Imu sta seminando un po’ di dubbi qua e là, sono pochi i contribuenti che a questo proposito hanno le idee chiare. Per esempio non tutti sanno cosa è il ravvedimento sprint.
Si tratta della nuova formula pensata per ridurre il peso delle sanzioni ricevute per omesso versamento della prima rata di acconto in scadenza il 16 giugno 2023.
Tramite questa novità, per mettersi in regola basta pagare l’imposta più una piccola sanzione che è stata recentemente ridotta dello 0,1% giornaliero.
Il ravvedimento è stato pensato per consentire ai ritardatari di rimettersi in linea con quelle che sono le richieste del comune entro il quattordicesimo giorno della scadenza ordinaria. La corsa al ravvedimento IMU è aperta e oggi riguarda tutti coloro che non avendo pagato la prima rata di acconto scaduta il 16 giugno devono provvedere a saldare il debito per non avere problemi.
La maggiorazione cambia in base al ritardo accumulato nei pagamenti. Tramite il ravvedimento ci si può regolarizzare eseguendo i pagamenti dovuti anche se in ritardo, con una leggera maggiorazione che quest’anno diminuisce dell’1%: una grande novità per tutti coloro che si trovano in difficoltà economica.
Insomma con il nuovo meccanismo in caso di parziale o omesso versamento della rata, fino al 30 giugno si può approfittare e provare a rimettersi in carreggiata pagando sanzioni minime. Dopo il 30 giugno per un mese si ha la possibilità di godere del ravvedimento breve, in questo caso la sanzione sale dell’1,5% a prescindere da quanti giorni di ritardo ci sono.
Si ricorda che la formula intermedia del ravvedimento permette di pagare tra il trentunesimo e il novantesimo giorno dalla scadenza applicando una sanzione dell’1,67%. Se il pagamento viene eseguito oltre i tre mesi dalla scadenza ma comunque entro il termine stabilito per la consegna IMU, il contribuente può provare a ridurre il carico delle sanzioni con il ravvedimento lungo, con una sanzione applicata del 3,75%.
Per concludere se dal giorno del pagamento della tassa è trascorso più di un anno, si può godere del ravvedimento lunghissimo con una sanzione del 4,28%, fino a massimo due anni dalla scadenza. Oppure del 5% se si va oltre due anni. I ravvedimenti devono essere effettuati mediante modello F24.