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Economia e Lavoro

Come funzionano i canoni d’affitto concordato a Milano

Arrivano nuove regole ed importi massimi per i contratti di locazione a canone concordato a Milano. Giovedì è stato siglato l’accordo. La firma del documento è arrivata dopo un lungo percorso che coinvolto la Città metropolitana di Milano e tutti i suoi comuni. 

case affitto – iMilanesi.Nanopress.it

Hanno apportato la loro firma anche le rappresentanze sindacali territoriali e le associazioni di piccoli proprietari immobiliari. Per gli inquilini Conia, Sunia, Uniat. Appc, Assoedilizia, Asppi, Confappi Uppi per i proprietari.

L’accordo mira a fornire agli inquilini ed ai proprietari uno strumento chiaro, veloce, omogeneo, facile da utilizzare.

Le dichiarazioni dell’assessore alla casa Maran

Pierfrancesco Maran, assessore alla casa ha dichiarato a questo proposito che la scelta di semplificare le procedure era ormai fondamentale e indiscutibile oltre che necessaria per consentire ad un numero maggiore di cittadini di conoscere e usare lo strumento del contratto di locazione a canone concordato. Se da un lato si vanno a fissare prezzi più bassi per il libero mercato e quindi per gli inquilini, dall’altro mediante le agevolazioni si garantisce ai proprietari un’entrata molto simile ai tradizionali contratti di affitto.

casa, chiavi, contratto – iMilanesi.Nanopress.it

Con il nuovo documento sottoscritto è prevista la suddivisione del territorio della città di Milano in 5 aree omogenee ognuna con una fascia ben precisa. Per cui ci saranno:

zona 1: da un minimo di 100 €/mq a un massimo di 310 €/mq all’anno
zona 2: da un minimo di 70 €/mq a un massimo di 180 €/mq all’anno
zona 3: da un minimo di 60 €/mq a un massimo di 170 €/mq all’anno
zona 4: da un minimo di 55 €/mq a un massimo di 160 €/mq all’anno
zona 5: da un minimo di 50 €/mq a un massimo di 130 €/mq all’anno

Per quanto riguarda invece l’affitto della singola stanza, si è pensato ad un canone mensile forfettario massimo così istituito:

zona 2: € 600
zona 3: € 500
zona 4: € 450
zona 5: € 400

Coloro che aderiranno potranno ottenere delle importanti agevolazioni, per esempio la cedolare secca con l’aliquota ridotta dal 21% al 10%. Per quanto riguarda l’Imu, il Comune di Milano prevede l’aliquota agevolata pari allo 0,73%. Poi si passa all’imposta di registro con la riduzione del 30% sulla base imponibile. Poi l’Irpef prevede importanti vantaggi su base imponibile. Si prevede anche il canone di locazione ridotto, la percentuale forfetaria viene ridotta al 5%.

Tramite l’Agenzia per l’affitto accessibile Milano Abitare, viene fuori che è previsto per tutti i proprietari che stipulano un contratto a canone concordato, un contributo fino a 2mila euro e fino a 4mila euro per un appartamento in cui si vogliono effettuare lavori di ristrutturazione. L’accordo adesso stipulato avrà durata triennale e potrà essere adottato persino dai comuni della Città Metropolitana.

Accordo per canone concordato per aiutare i cittadini ad affrontare il problema del canone affitto

L’accordo per il canone concordato siglato con la sinergia e la collaborazione della Città Metropolitana, le associazioni dei piccoli proprietari immobiliari, le rappresentanze sindacali lancia un segnale importante. Si dimostra che le istituzioni e le categorie stanno cercando di collaborare per trovare una soluzione reale al problema del caro-affitti.

Purtroppo come sappiamo tutti quanti il problema non riguarda soltanto la città di Milano ma molte altre grandi città italiane.

Published by
Giusy Pirosa