I fondi sociali in Lombardia: la ripartizione. La giunta regionale ha stabilito la suddivisione riguardante i fondi disponibili. Esattamente ci sarà prima di tutto la disponibilità di 27 milioni ai nuclei familiari. A seguire altre ripartizioni che interesseranno ulteriori categorie. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La ripartizione appena enunciata prevede sicuramente diverse utenze. A seguire infatti si prevedono ben 24 milioni che saranno dedicati alle persone con disabilità e al disagio degli adulti e non solo.
Come accennato nelle prime righe si parla dei fondi sociali lombardi e di come dovranno essere ripartiti.
Iniziamo con il dire che all’Ats della Città metropolitana milanese sembrano corrispondere per la precisione quasi 19 milioni, con un totale di 55,5 milioni. Di questi se si va ad approfondire, si sa che più di 27 milioni saranno indirizzati verso le famiglie e i minori.
Poi si è stabilito che quasi 24,8 milioni andranno alla disabilità, al settore degli anziani, al disagio di persone adulte e ad altri settori.
Queste sono tutte le risorse che rientrano nel Fondo di tipo nazionale, in riferimento alle politiche sociali.
Attualmente la giunta regionale appartenente alla Lombardia ha quindi provveduto ad approvare i sistemi di riparto. Oltre ad aver acconsentito pure ai modi di utilizzo, basandosi sulla proposta fatta dall’assessora alla famiglia Elena Lucchini.
I piani di zona hanno fissato delle particolari azioni che si potranno dunque realizzare, grazie proprio a queste risorse appena elencate.
Unite a quelle azioni di genere autonomo riguardanti i Comuni e ulteriori risorse, come per esempio i fondi di tipo regionale e a quelli comunitari.
Parlando di quelle risorse per l’esercizio collegate al 2023, si basano su una somma corrispondente a 55 milioni e 534 mila euro. Di questi 27 milioni e 267 mila euro si sono messi da parte, per destinarli, come già accennato, all’ambito familiare e a quello riguardante i minori.
Mentre 24 milioni e 789 mila euro sembrano corrispondere per l’esattezza alla cifra che si utilizzerà per questi determinati ambiti: povertà, disabilità, anziani, salute a livello mentale e dipendenze includendo pure vari disagi che coinvolgono il settore degli adulti.
La somma equivalente a un milione e 439 mila euro è quella stabilita per la supervisione del personale e per le dimissioni di tipo protetto.
Inoltre 500 mila euro andranno a quel genere di interventi da effettuare sui nuclei familiari che hanno dei bambini in condizioni di vulnerabilità.
Per quanto concerne questi ultimi, si parla nello specifico di 8 aree territoriali: Como, Chiavenna, Monza, Cinisello Balsamo, Visconteo Sud Milano, Bormio, Alto Milanese e Vallecamonica.
In più 100 mila euro corrispondono alla somma decisa per definire la nuova programmazione di genere triennale.
Le Ats lombarde, quindi, potranno ricevere le risorse citate poc’anzi. Esattamente per quanto riguarda l’Ats della Città metropolitana milanese, si provvederà a trasferire la somma di 18 milioni e 967 mila euro.
In riferimento all’Ats Insubria, ci sarà il trasferimento di 8 milioni. Mentre l’Ats della Brianza, della città di Bergamo e di quella bresciana potranno ricevere la somma di più di 6 milioni.
Più di 4 milioni andranno all’Ats Val Padana. Infine 2 milioni e 900 mila euro si trasferiranno all’Ats Pavia.
La Regione Lombardia ha dunque tutte le intenzioni di assicurare una sempre più efficiente programmazione. Questo per quanto concerne gli interventi da attuare in ambito sociale.
Le azioni stabilite dispongono di importanti caratteristiche, in quanto si basano sulle integrazioni delle risorse di tipo nazionale, territoriale e regionale.
In questo modo si potrà riuscire nell’intento di delineare ogni progettualità nel modo migliore. Oltre che attenendosi al totale rispetto delle esigenze degli individui.
Tra l’altro una buona alleanza coi territori risulta essenzialmente importante, per il potenziamento delle infrastrutture sociali.
Ciò in quanto rappresentano la prima forma di controllo per l’individuazione delle varie richieste in crescita, collegate alla cittadinanza lombarda.
Così da mettere in pratica una coordinazione tale da concretizzare gli obiettivi prestabiliti.
Un altro intento primario è quello di finalizzare dei precisi percorsi basati prettamente sulla multidimensionalità, internamente a un progetto di vita. Ecco che adesso è sicuramente più chiara la questione fondi.
E nello specifico la questione fondi di genere sociale decisi nel territorio lombardo.