Elisabetta Condò, la prof dell’Istituto Alessandrini di Abbiategrasso di Milano, dopo essere stata accoltellata da uno studente con un pugnale da caccia, è stata trasportata in ospedale, curata e operata e adesso non sembrerebbe essere in pericolo di vita.
La storia della prof di italiano e storia dell’Istituto Alessandrini, ha lasciato tutti quanti senza parole.
Quanto è avvenuto lunedì 29 maggio alle ore 8:15 del mattino ha davvero dell’assurdo e mette in risalto una giovane società allo sbando, giovani che trovano il coraggio per fare qualunque cosa con estrema calma e semplicità.
Alla prima ora uno studente di 16 anni ha tirato fuori dallo zaino un pugnale da caccia e ha colpito la sua insegnante che è stata subito trasportata in ospedale a Legnano in gravi condizioni. La prognosi è rimasta riservata nonostante siano passati già diversi giorni. Secondo quanto è stato confermato dai medici che si stanno occupando di lei non sembrerebbe essere a rischio.
Subito dopo l’arrivo in ospedale la professoressa è stata controllata e medicata e poi sottoposta ad un’operazione chirurgica dato che il giovane l’ha colpita ripetutamente al braccio con il coltello. Infatti la 51 enne aveva riportato una ferita alla scapola del braccio destro, una all’avambraccio a causa della quale avrebbe perso molto sangue e tre ferite alla testa. In particolare le ferite al braccio le avrebbero causato delle lesioni al nervo, ai tendini, all’arteria e infine al muscolo.
Ecco perché è stata ricoverata nell’immediato in gravi condizioni e i medici nelle prime ore hanno preferito non esporsi più di tanto.
I Carabinieri si stanno occupando della ricostruzione dell’accaduto. A quanto pare il ragazza aveva portato con sé in classe una pistola giocattolo e un pugnale da caccia. L’insegnante era lì ad aiutare i suoi compagni, aveva rivolto le spalle al sedicenne. Lui le si sarebbe avvicinato e avrebbe iniziato a colpirla usando un pugnale da caccia.
Adesso sarà proprio lui a spiegare perché avrebbe compiuto questo gesto. Il problema principale sarebbe comunque legato alle quattro note scolastiche da lei firmate, che metterebbero a rischio l’anno scolastico. Il giovane rischiava la bocciatura. Per questo motivo avrebbe pensato di aggredire l’insegnante, in qualche modo punendola. Una volta entrati in aula i militari lo hanno trovato seduto, con la testa tra le mani.
A quel punto è stato tratto in arresto per tentato omicidio aggravato, poi è stato ricoverato nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale San Paolo di Milano dove sarà seguito da professionisti. La professoressa al marito invece avrebbe confidato di essere rimasta sconvolta perché mai avrebbe potuto immaginare che il giovane fosse capace di un gesto simile. Inizialmente pensava che le fosse caduto qualcosa in testa dal soffitto.