È possibile trasferire i soldi ai figli senza far scattare i controlli del fisco? C’è un metodo legale da applicare subito.
Far scattare il controllo del Fisco è facilissimo, infatti le transazioni che vengono eseguite durante il giorno devono essere sempre accompagnate da causale. Per trasferire soldi ai figli senza che ci siano dei controlli a riguardo è possibile, soprattutto se il tutto si svolge in maniera lineare e legale. Ci sono dei metodi corretti da seguire, anche quando riguardano la famiglia o un genitore che vuole solamente dare dei soldi al proprio figlio.
È possibile trasferire soldi ai figli?
Il Fisco è chiamato a controllare e monitorare tutte le entrate e le uscite, oltre che i movimenti di denaro soprattutto se sospetti. L’obiettivo è ridurre quanto possibile l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro sporco e ovviamente mettere dei paletti su alcuni giri di soldi non propriamente legali. Le strategie messe a punto sono innovative, precise e chiedono solo un po’ di attenzione da parte degli utenti.
Ogni transazione dovrà essere accompagnata da una causale precisa, che indichi il motivo di quello spostamento di denaro. Il Fisco dovrà essere in grado di valutare questo spostamento e avere davanti agli occhi la motivazione in merito alla transazione.
Per il Fisco i contribuenti sono sempre tutti sotto controllo, da quando si fa un versamento sino al bonifico ricevuto da qualcuno. L’obiettivo, come evidenziato sopra, resta la legalità e la pulizia dell’operazione. Nel momento in cui un genitore vuole trasferire dei soldi ai figli, spesso e volentieri si sottovaluta la legalità del gesto.
Essendo un genitore che sta dando soldi ad un figlio, sembra che tutto possa svolgersi tranquillamente senza dover dare quasi una giustificazione. Non è così per la legge italiane e l’Agenzia delle Entrate potrebbe insospettirsi, a prescindere dal grado di parentela.
Come dare i soldi al figlio in maniera legale e corretta
Se l’intenzione è trasferire dei soldi ad un figlio, allora si dovrà considerare come una donazione. I genitori dovranno quindi seguire un iter legale così che tutto venga svolto correttamente. La presenza di un notaio e dei testimoni non sempre è necessaria, ma quando si tratta di cifre importanti è preferibile. Si ricorda che la normativa non indica un importo preciso, ma si basa su un “non modico importo”.
Non solo, si osserveranno anche le condizioni economiche di chi dona i soldi. Se questi genitori hanno una buona somma in banca o reddito fisso mensile, trasferire i soldi è possibile senza la presenza di un notaio (sino a 3.000 euro per esempio).
Al contrario, un pensionato che percepisce una pensione minima e trasferisce più di 5.000 euro allora è bene che ci si rechi da un notaio. Con questo gesto il Fisco capirà che si tratta di una transazione legale. Per tutto il resto è importante che ci sia sempre una causale che accompagna la transazione, anche se è per il figlio. Un esempio? “Contributo per il motorino o l’auto” – “Aiuto per acquisto prima casa” – “Regalo di compleanno” e così via dicendo.