Como: il luogotenente Doriano Furceri è stato ucciso dal brigadiere Antonio Milia, che era stato sospeso per motivi psichiatrici e riammesso da poco in servizio.
Doriano Furceri, luogotenente di Como, è stato ucciso dal brigadiere Antonio Milia. Il superiore non intendeva riammetere in servizio il militare in quanto aveva subito una sospensione per motivi psichiatrici. Al culmine di una discussione tra i due, il brigadiere ha ucciso l’uomo. Il militare, negli ultimi mesi, aveva dimostrato di avere delle tendenze suicide e, per questo motivo, era stato sospeso dal servizio, in concomitanza con l’arrivo di Furceri ad Asso. Quest’ultimo, infatti, non lo riteneva idoneo alle mansioni che doveva svolgere. Ecco come si sono svolti i fatti, che hanno avuto luogo all’interno della caserma di Asso.
Il brigadiere Antonio Milia ha ucciso, a colpi di arma da fuoco, il superiore Doriano Furceri, a termine di una animata discussione. Il superiore non voleva che l’uomo prendesse nuovamente servizio dopo che quest’ultimo era stato sospeso per motivi psichiatrici e per manifestate tendenze suicide.
Pertanto, tra i due non c’erano rapporti ottimali, poi sfociati nell’estremo gesto compiuto dal militare che, secondo varie indiscrezioni, viveva un periodo negativo, a causa di problemi familiari, in particolare nel rapporto con la moglie.
Il luogotenente, comprendendone lo stato mentale, aveva deciso di metterlo in ferie, dopo che il brigadiere aveva ottenuto il reintegro in servizio. Prima di questa decisione, al limitare era stata anche sequestrata la pistola d’ordinanza in seguito alla sospensione dal servizio.
Il fatto si è svolto nella notte del 27 ottobre, quando il brigadiere ha sparato al luogotenente nella stazione dei Carabinieri, asserragliandosi all’interno della caserma. I carabinieri hanno fatto irruzione nella struttura, nelle prime ore del mattino, dopo aver cercato di mediare e trattare per tutta la notte.
Il brigadiere ha sparato al suo superiore con la pistola di ordinanza, colpendolo, in totale, con tre colpi. Al momento dell’irruzione nella caserma, Milia era in uno stato delirante e minacciava tutti con la sua arma. Inoltre, sono stati liberati anche gli ostaggi presenti in caserma. Stanno bene e non sono stati feriti.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Teo Luzi, comandante generale dell’arma, a quale ha riferito di essere “profondamente scosso” per la notizia dell’uccisione del luogotenente di Asso, esprimendo la propria vicinanza al corpo e le proprie condoglianze alla famiglia della vittima.