Comunicato INPS, 162 euro di aumento sulla pensione: a chi è rivolto

 Come ormai tutti sappiamo il 2023 è iniziato con aumenti di stipendi e pensioni. Vediamo a chi spettano 162 Euro in più.

Aumenti in pensione
Aumenti in pensione – Imilanesi.Nanopress.it

Gli aumenti tanto attesi dai pensionati sono finalmente in arrivo. La categoria dei pensionati vede moltissimi percettori di assegno pensionistico minimo. Inutile dire che gli aumenti sono decisamente più che graditi. Ma vediamo nel dettaglio quali saranno gli importi che si andranno ad aggiungere alle attuali cifre delle pensioni. 

Gli aumenti delle pensioni, perché erano indispensabili

La situazione economica che sta passando il nostro paese da qualche anno a questa parte è ormai nota a tutti.  Prima la pandemia, seguita dai rincari dovuti al conflitto in Ucraina, non hanno fatto altro che indebolire le finanze dei cittadini italiani. I più colpiti in termini economici sono stati senza dubbio gli anziani. La maggior parte di loro riceve una pensione minima pari a 525 Euro al mese. Appare più che evidente che con una tale cifra è veramente difficile riuscire a far quadrare tutti i conti. Se poi alla spesa e alle bollette si deve aggiungere la rata dell’affitto, il tutto diventa davvero insostenibile.

Pensioni minime
Pensioni minime – imilanesi.nanopress.it

Con la Legge di Bilancio 2023, il governo ha deciso di alzare la soglia delle pensioni minime a 575 euro e di applicare una rivalutazione su tutte le altre pensioni.  Ma non è tutto, poiché i pensionati che abbiano più di 75 anni e che percepiscono una pensione minima vedranno l’importo salire fino a 600 euro. Posto che l’obiettivo finale è quello di portare le pensioni minime a 1.000 Euro, vediamo come si sta evolvendo la situazione.

Le rivalutazioni delle pensioni

Nonostante la rivalutazione delle pensioni sia stata approvata e sia ufficiale, non tutti hanno potuto vedere a gennaio un vero e proprio incremento sul cedolino pensionistico. In effetti gli unici che hanno effettivamente visto un aumento sono coloro che hanno usufruito della rivalutazione al 100%. Tutto questo perché i tempi tra l’approvazione della Legge di Bilancio e l’erogazione da parte dell’INPS erano decisamente ridotti, motivo per cui a tutti gli altri pensionati era stato detto che avrebbero dovuto attendere la prima rata utile. In molti speravano che questo sarebbe accaduto a febbraio, ma molto probabilmente l’aumento sarà erogato a partire da marzo, con tanto di arretrati dei due mesi precedenti non percepiti.

Di quanto aumentano le pensioni
Di quanto aumentano le pensioni – imilanesi.nanopress.it

Come già accennato l’INPS non ha avuto il tempo necessario per rielaborare la nuova rivalutazione, poiché questa è stata effettuata nelle prime settimane di gennaio. Per questo motivo gli aumenti saranno visibili a partire dal primo marzo 2023.  Ma di quanto saranno incrementate le pensioni? L’aumento del cedolino pensionistico è in percentuale inversamente proporzionale alla pensione percepita. Ciò significa che chi percepisce una  pensione di dieci volte oltre il minimo ovvero più di 5.250 lordi, vedrà un aumento del 2,3%.  Tutti coloro che hanno una pensione tra otto e dieci volte il minimo, ovvero tra 4.200Euro e 5.250 Euro, vedranno la loro pensione incrementata del 2,7%.  Scendendo con gli importi aumentano le percentuali.

Rivalutazione delle pensioni
Rivalutazione delle pensioni – imilanesi.nanopress.it

Chi percepisce una pensione tra le 6 e le 8 volte oltre il minimo, cioè tutti coloro che ricevono mensilmente tra i 3.150 Euro e i 4.200 Euro lordi, vedranno un aumento in percentuale di 3,4 punti.  Per le pensioni che superano tra le 5 e le sei volte la cifra minima, e che quindi mensilmente ricevono tra i 2.625 Euro e 3.150 Euro lordi, l’aumento è pari al 3,8%.

I fortunati che vedranno ben 162€ in più sono coloro che ricevono una pensione fino a 5 volte il minimo, ovvero circa 2.625 euro lordi. Per loro è previsto un aumento del 6,2%.

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