Il concerto al buio è un’esperienza molto particolare e insolita. A Milano parte l’interessante iniziativa volta all’esaltazione degli altri sensi.
A Milano è in arrivo la possibilità di prender parte ad una curiosa ed affascinante iniziativa. Parliamo del concerto al buio, un’esperienza che non è legata alla semplice assenza di luci: significa molto di più. Alla base di questa idea vi è una domanda: “Cosa proveremmo se all’improvviso nel nostro mondo piombasse il buio più totale?”. Si tratta di un’affascinante quesito che ha generato una bellissima iniziativa.
L’idea è che, in assenza totale di luci, tutti gli altri sensi inizierebbero a risvegliarsi e a intensificarsi, regalandoci un nuovo modo di vivere l’esperienza del concerto. L’idea è di Cesare Picco, pianista e compositore musicale. Partecipare ad un concerto non è mai stato così assurdo: intorno solo il buio, a farci compagnia la musica.
Concerto al buio: cosa si nasconde dietro l’iniziativa
Sono tanti gli eventi che si tengono a Milano, ma nessuno è come questo. Il concerto al buio è un modo per vivere l’esperienza della musica dal vivo in modo insolito. Il buio piomba sulla platea e sul palco, la musica sale e si è pervasi completamente da essa. Viviamo nell’epoca dell’immagine, dell’estetica, della condivisione di foto e video visivamente gradevoli. Non è più possibile partecipare ad un concerto senza la visione di migliaia e migliaia di persone che reggono cellulari per registrare tutto, dall’inizio alla fine. Non ci si gode pienamente il momento, presi dalla necessità di registrare quel che si sta vivendo per poi mostrarlo al mondo.
Oltre a ciò, l’idea del concerto al buio nasce per “giocare” con i sensi, stimolando nuove emozioni. Si spengono tutte le luci, i riflettori e i giochi di colori. I musicisti scompaiono dal palco, quel che conta è solo la musica. Il pubblico è accolto da una luce fioca che man mano si affievolisce sempre più, fino allo spegnimento completo, lasciando tutti nel buio più totale. Ascoltare la musica in questo modo significa stravolgere completamente il modo in cui usiamo i nostri sensi. Si perdono i punti di riferimento abituali e ciò permette al pubblico di immergersi nella musica in un modo tutto nuovo, un modo molto più intenso.
In assenza del senso della vista vengono a mancare le distrazioni visive che possono distoglierci dall’intensità della musica. Si tratta di un viaggio emotivo e sensoriale senza precedenti, è una nuova condizione di ascolto. Questo evento si chiama Blind Date, e non si limita solo al concerto al buio: sono tante le iniziative e le esperienze progettate. Grazie ad esso è anche possibile sostenere alcuni progetti legati alla cura e alla prevenzione della cecità nei Paesi in via di sviluppo. Il tuo contributo può senz’altro fare la differenza.