Sembra incredibile, ma basta vivere in affitto in condominio per questi anni per diventare il proprietario della casa in cui vivi.
Ecco che vi spieghiamo come sia possibile diventare proprietari di un immobile che non si ha acquistato, se vi si vive per un totale di anni.
Sempre di più sta prendendo piene il problema dell’occupazione abusiva in condominio. La prima cosa che bisognerà fare sarà denunciare alla polizia. Se, inoltre, riesci a dimostrare che sono stati a casa tua per meno di 48 ore, lo sgombero può essere effettuato senza un ordine del tribunale.
Sfrattare gli abusivi può essere un compito lungo e molto frustrante. Anche se gli abusivi sono entrati con la forza nella tua proprietà, per cacciarli non potrai entrare in casa tua e sostituire la serratura.
È duro e difficile, ma la legge è fatta così. Né si possono sospendere le forniture (acqua, gas ed elettricità) perché potrebbe essere considerata coercizione. Puoi sfrattarli solo attraverso i tribunali.
A volte si è verificata la bizzarra situazione in cui gli abusivi hanno denunciato i proprietari perché sono entrati in casa mentre gli occupanti erano assenti e sono stati sgomberati.
Lo sfratto rapido è disponibile solo per abitazioni e privati (non per aziende). Per iniziare con questo processo, è indispensabile avere gli atti della casa o qualsiasi altro documento che serva a dimostrare il tuo possesso.
A volte, chi occupa una casa può anche diventarne proprietario legate dopo un certo tempo. Ecco come funziona la legge.
Non tutti ne sono a conoscenza, ma esiste la possibilità di diventare proprietari di un immobile per il quale non si è speso neppure un centesimo per acquistarlo.
Il cavillo tramite il quale è possibile mettere in pratica ciò si chiama usucapione. L’usucapione consiste nel diventare proprietari di un immobile, all’interno di un condominio, se vi si è vissuti in modo abusivo o in affitto per almeno 20 anni.
Esistono, però, dei criteri specifici che bisogna rispettare per poter diventare proprietari della casa, quindi non basta viverci per 20 anni, anche se è uno dei requisiti fondamentali.
E’ essenziale, inoltre, che nell’arco di questi 20 anni nessuno abbia recriminato in qualche modo l’immobile: nessuno, quindi, deve essersi lamentato con la legge.
Il proprietario non deve averlo rivendicato ufficialmente tramite azioni giudiziarie, atte alla denuncia dell’occupazione e alla ripresa in possesso della casa.
Per rivendicazione non si intende una semplice raccomandata, ma una notifica di un atto giudiziario, fatta tramite dei legali.
Oltre a questi criteri, per ottenere il possesso di una casa che non si ha acquistato, è importante aver messo in pratica delle azioni di modifica e di mantenimento all’immobile nel corso del tempo.
Stiamo parlando, quindi, di tutti quegli atti che soltanto il proprietario potrebbe adottare, come ad esempio la modifica della destinazione d’uso dell’immobile o la ristrutturazione non autorizzata dal proprietario, e poi ancora del cambio della serratura della porta.