Per diversi motivi i sindacati hanno proclamato lo sciopero di domani per quanto riguarda i mezzi di trasporto a Milano.
Si tratta della prima vera protesta dei lavoratori del trasporto pubblico in città, dall’inizio del 2023, vediamo quali sono le ragioni.
Sciopero dei mezzi pubblici a Milano
È stato confermato per domani a Milano lo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico e sebbene sembrassero solo voci, i sindacati lo hanno confermato. Occhi puntati quindi su autobus e metropolitane della città, che se tutto dipenderà dall’effettiva adesione del personale alla manifestazione.
L’agitazione è stata annunciata dalla sigla Ost A.L. Cobas e il portale dedicato agli scioperi del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ne aveva dato notizia dalla metà di gennaio, anche se in realtà l’Azienda dei trasporti della città ha avvisato i passeggeri solo lunedì 23 gennaio, quando sul sito Atm sono state pubblicate le informazioni più importanti.
Gli orari dello sciopero sono dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio.
Le motivazioni
Ma come mai è stato indetto lo sciopero? La protesta nasce contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi che al momento vengono gestiti da Atm ma anche per reinternalizzare i servizi Tpl in appalto e subappalto.
Ancora, si protesta contro il progetto “Milano Next” che ha lo scopo di trasformare Atm S.P.A. in un’azienda speciale del Comune, ma ci sono anche dettagli più specifici per cui i lavoratori del settore si battono, ad esempio il ritorno al distanziamento fra il conducente e i passeggeri, la pulizia e la sanificazione dei mezzi, la tutela della sicurezza dei lavoratori che sono più esposti all’aggressività degli utenti, anche magari con sistemi di protezione passivi.
Infine si chiedono più ferie, salari migliori, una riorganizzazione dei turni e delle nuove divise.