L’azienda di trasporti di Milano ha reso note, all’interno di una nota, le fasce orarie garantite in occasione dello sciopero.
È stato già organizzato il primo sciopero dei mezzi di questo nuovo anno. Durante la giornata di mercoledì 24 gennaio, a Milano saranno a rischio per alcune ore i trasporti di tram, bus e metro ATM. Infatti, l’azienda dei trasporti ha dato la sua conferma per la protesta, andando a pubblicare le fasce orarie garantite anche se saranno molti disagi i quali verranno resi noti soltanto il giorno della manifestazione e dipenderanno strettamente dal numero di personale che deciderà di aderire.
La manifestazione sarà di carattere nazionale ed è stata annunciata dalle sigle di sindacali USB Lavoro Privato e Al Cobas. ATM scrive che a Milano lo sciopero potrebbe avere delle conseguenze sulle linee a partite dalle ore 8:45 fino alle 15:00 e dalle 18:00 fino alla fine del servizio.
I disagi interesseranno anche la funicolare Como-Brunate la quale vede l’agenzia Milanese alla gestione. In questo caso, lo sciopero potrebbe avere dei ritardi e quindi delle conseguenze sul servizio a partire dalle 8:30 fino alle 16.30 e dalle 19:30 fino alla fine del servizio.
Come spesso accade, anche questa volta sono numerose le ragioni che hanno spinto i sindacalisti a organizzare questa manifestazione. In base a ciò che afferma USB lavoro privato, tale protesta è stato organizzato per fare in modo che si potessero sensibilizzare su temi a partire dalla sicurezza dei lavoratori del servizio fino alla volontà di aggiungere il reato di omicidio sul lavoro.
I sindacati inoltre rivendicano anche il bisogno di cambiare il criterio ossessionante e vizioso che fa in modo che i soldi pubblici brucino tramite subappalti e appalti verso aziende che propongono servizi di bassa qualità e danno lavoro sottopagato, andando a garantire a sé stesse dei profitti profumati.
Inoltre, in un periodo in cui più di una volta le agitazioni sono state bloccate dal ministro Matteo Salvini, i lavoratori cercano di far sentire la propria voce battendosi per “libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali” oltre che per una legge che va da oltre i monopolio che si basa sulla complicità tra organizzazioni sindacali e associazioni datoriali di categoria.
Inoltre USB chiede anche che venga rinnovato il contratto andando ad aggiungere parificazioni di trattamenti, un salario minimo di €10 all’ora, un nuovo inquadramento, sicurezza sul posto di lavoro, maggiore tutela della paternità e della maternità e la condizione femminile insieme aumenti dalla reale dignitosi, blocco delle privatizzazioni e condizioni migliori di lavoro.
Secondo Al Cobas, lo sciopero invece è stato organizzato per protestare contro tutte le forme di limitazione del diritto di sciopero andando oltre al monopolio formato sul complicità tra organizzazioni sindacali e associazioni territoriali. Il loro obiettivo è quello di: