Il congedo parentale è stato stabilito per assecondare le esigenze di tutti i neogenitori che lavorano ma che hanno bisogno di occuparsi della famiglia, almeno nei primi anni di vita dei figli.
Essere presenti nella vita dei piccoli è fondamentale, bisogna soddisfare tutti i loro bisogni affettivi e relazionali, per questo è stato regolarizzato il congedo parentale, nel totale rispetto dei diritti del lavoratore sia del padre che lavoratrice madre.
I genitori che lavorano hanno diritto al congedo parentale entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo che va non oltre dieci mesi, che possono però diventare undici se il padre si astiene dal lavoro per tre mesi. A richiedere il congedo possono essere entrambi i genitori, insieme o separatamente.
Congedo parentale la misura pensata per i genitori lavoratori
La richiesta di congedo parentale può essere presentata da tutte le mamme lavoratrici e dai lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori naviganti, marittimi oppure dell’aviazione civile, appartenenti all’ex Ipsema. L’indennità non è richiedibile dai genitori con rapporto di lavoro cessato oppure sospeso o per concludere a genitori lavoratori domestici o lavoratori a domicilio.
La misura è stata più volte ridisegnata dal legislatore che nel tempo, ha cercato piano piano di attribuirgli una struttura molto più flessibile, per dare a tutti i lavoratori, genitori, la possibilità di dividerlo in più mesi, giorni o ore. Le giornate o i mesi di congedo possono alternarsi come meglio si crede.
Ecco a cosa ha diritto il genitore che lavora
I lavoratori dipendenti, genitori adottivi o affidatari, possono usufruire del beneficio nelle stesse modalità, entro i primi 12 anni dall’ingresso del minore nella famiglia. Non cambia nulla se i figli sono naturali o frutto di adozione o affidamento. Non si può richiedere il congedo se il figlio o i figli hanno raggiunto la maggiore età. In caso di parto, oppure di adozione o di affidamento plurimi, il diritto al congedo parentale vale per ogni bambino.
Fino ai 12 anni di età, l’indennità spetta, al 30% della retribuzione. Pal massimo 3 mesi per il padre, 3 mesi per la madre, 3 mesi tra madre e padre. Per concludere 9 mesi per il genitore solo. In tutto si può richiedere il congedo per 9 mesi. Il primo mese viene retribuito all’80%, piano piano poi si arriva al 30%. La legge di Bilancio 2023 stabilisce che in caso di congedo di maternità, con termine 1° gennaio 2023, la misura è pari al 30%, ma viene incrementata all’80% per un mese,
Come presentare la domanda, entro quanto tempo e perché
La domanda che permette di usufruire del congedo parentale va presentata dal lavoratore con un preavviso di 5 giorni. In alcuni contratti si ha un termine di 15 giorni. Questo è stato stabilito per favorire l’esigenza organizzativa dei datori di lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori possono presentare la domanda anche online all’INPS in autonomia seguendo le informazioni del servizio dedicato.